Novi ad agosto: niente fiera e niente fuochi artificiali
Bocciata dagli operatori la proposta di mettere le bancarelle nell'ex caserma Giorgi. Stop anche alla musica nei dehor dei locali
NOVI LIGURE — Niente fiera d’agosto, niente fuochi artificiali e niente musica in occasione dei “Venerdì di luglio”. È quanto ha deciso ieri il sindaco di Novi Ligure con una ordinanza che dispone la sospensione della fiera della Madonna della neve (in calendario il 3, 4 e 5 agosto), compreso il tradizionale spettacolo pirotecnico del 4 agosto.
Il provvedimento – spiegano dal Comune – è stato preso in quanto il posizionamento delle bancarelle non avrebbe permesso di attuare le norme sul distanziamento sociale e le disposizioni relative alle sagre e alle fiere.
In un incontro con le associazioni di categoria, l’amministrazione comunale ha proposto la realizzazione della fiera nelle date del 1° e 2 agosto all’interno all’ex caserma Giorgi, «ma gli operatori si sono detti fermamente contrari», riferiscono da Palazzo Pallavicini. E se anche future norme per il contenimento dell’epidemia autorizzassero lo svolgimento delle manifestazioni fieristiche, i tempi troppo ristretti non permetterebbero l’organizzazione della fiera.
Il Comune «ha cercato, con tutte le difficoltà veicolate da una crisi difficile da gestire a livello nazionale e regionale, di contemperare al meglio i diversi interessi coinvolti, traguardando sempre quello primario della tutela della salute, nel caso della fiera, degli operatori economici e degli utenti». Alla fine però il risultato è stato un annullamento totale.
Per le stesse motivazioni è stata emanata anche un’ordinanza che dispone il divieto di effettuare intrattenimenti musicali nei dehors dei pubblici esercizi cittadini nei venerdì di luglio. In questo caso il provvedimento è conseguente alla richiesta congiunta di Ascom e consorzio Cuore di Novi con la quale – oltre a comunicare la sospensione del tradizionale evento dei “Venerdì di luglio” e l’organizzazione in alternativa dell’apertura serale dei negozi con chiusura alle 23.00 – viene proposto che le attività di somministrazione evitino lo svolgimento di intrattenimenti musicali e piano bar al fine di scongiurare gli assembramenti che risulterebbero di difficile gestione e potrebbero comportare una responsabilità del titolare dell’esercizio con l’erogazione di sanzioni a suo carico.