Se ne è andato Favero, l’ultimo ‘angelo’ di Coppi
Aveva 88 anni. Da dilettante aveva corso due anni per la Siof
SETTIMO TORINESE – Anche l’ultimo ‘angelo’ di Fausto Coppi è volato in cielo, a raggungere il suo capitano. Questa mattina, a Settimo Torinese, dove viveva, si è spento Pino Favero, che fu al fianco del Campionissimo, nella Bianchi, dal 1953 al 1957.
Conservava un patrimonio di ricordi, con una freschezza nel racconto e una meticolosità nei dettagli, che sembrava appena sceso dalla bicicletta. Torinese di nascita, anche un po’ novese: Favero era stato tra i corridori della Siof, la prima scuola di ciclismo, a Pozzolo, creata da Biagio Cavanna, dove si erano formati molti gregari di Fausto. E Giuseppe, ‘Pino’, Favero è rimasto molto legato ai suoi ex compagni, presente anche all’ulimo saluto a Ettore Milano e poi a Sandrino Carrea.
Da dilettante aveva vinto molto, nel 1953 la chiamata alla Bianchi. “Fausto mi prese in simpatia – sottolineava – già quando ero nel ‘pensionato’ di Cavanna, forse perché ero l’unico che gli rispondevo”. Fra gli episodi narrati quello della volata alla Mlano Sanremo del 1954, quando Petrucci lo accusò di essersi attaccato ai suoi pantaloncini per frenarlo nella volata. “Tutto falso – sosteneva Favero – e ci sono anche le immagini a documentarlo. Quella Milano – Sanremo avrei anche potuto vincerla, se avessi potuto usare un rapporto diverso, che su quella bici non avevo”. Con il Campionissimo corse anche alla Carpano.