Ciclismo, una fiction per promuoverlo tra gli studenti
L'idea della società sportiva Pietro Fossati, con il coinvolgimento di Pietro Bogliolo, professionista del settore video
NOVI LIGURE — Il ciclismo è sudore e fatica, ma è anche imprese al limite dell’eroico che non smettono di entusiasmare, nemmeno a distanza di decenni. Vicende che hanno ispirato pure il mondo del cinema: ne sanno qualcosa a Novi Ligure, patria dei due Campionissimi Fausto Coppi e Costante Girardengo, divenuti anche di recente protagonisti di fortunati film per la tv. E proprio Girardengo è stato primo presidente onorario della “Pietro Fossati”, la società sportiva novese che oggi intende dare vita a una inedita collaborazione tra ciclismo giovanile e fiction cinematografica.
Artefici dell’iniziativa Gian Paolo Ghelardi – presidente dell’associazione sportiva dedicata alla memoria di Fossati, il ciclista morto nel 1945 durante i bombardamenti alleati sulla città – e Piero Bogliolo, professionista novese del settore filmati e realizzazioni video.
Il nome dato al progetto – “La fiction cinematografica in aiuto del ciclismo giovanile provinciale” – ne esprime già i concetti fondamentali. Spiega Ghelardi:
Con la realizzazione di un filmato sul ciclismo amatoriale novese degli anni Trenta vogliamo ricordare la figura di Costante Girardengo e quindi la successiva nascita della “Pietro Fossati”. La società infatti si è sempre rivolta alle giovani generazioni per cercare di scoprire e aiutare nuovi talenti nel campo del ciclismo
L’obiettivo è promuovere il ciclismo giovanile del territorio, «ma anche la valorizzazione delle competenze esistenti a Novi nella realizzazione professionale di filmati e formare giovani studenti della zona che si occuperanno operativamente della fiction in qualità di registi e attori», dice Bogliolo.
Il coronavirus ha impedito l’organizzazione delle gare che tradizionalmente vedevano la “Fossati” in prima linea, come il Trofeo Primavera. «La proiezione del filmato nelle scuole e la diffusione sui social media servirà a promuovere un maggiore utilizzo della bicicletta», auspica Gian Paolo Ghelardi.