Il “nuovo” centro storico parte da piazza Risorgimento
Primo tassello del progetto che prevede il raddoppio di via Roma e la pedonalizzazione di via Berthoud. Critica l'opposizione
SERRAVALLE SCRIVIA — Il primo tassello del progetto che punta a cambiare il volto del centro storico di Serravalle Scrivia è stato messo al suo posto: dopo i lavori di riqualificazione è stata infatti inaugurata la “nuova” piazza Risorgimento, quella che ospita il municipio e la chiesa collegiata. L’occasione scelta dal sindaco Alberto Carbone è stata la tradizionale festa della “Cuntrò ‘d Sua”.
«La riqualificazione della piazza – ha detto il primo cittadino – fa parte di un progetto di restyling che ha coinvolto anche l’adiacente via Tripoli e piazza Pallavicini, finanziato utilizzando i fondi per le opere di compensazione del Terzo Valico. Si tratta della prima fase di un importante programma che comprenderà il raddoppio di via Roma e la pedonalizzazione di via Berthoud da piazza del Monumento a piazza XXVI Aprile».
Sull’ambizioso progetto, in realtà, rimangono alcuni dubbi: la Soprintendenza l’aveva bocciato perché il centro storico è vincolato e non può essere stravolto, e inoltre i fondi finora a disposizione non sarebbero sufficienti a portarlo a termine.
La giunta di Serravalle però non sembra scoraggiata: «Con la pedonalizzazione di via Berthoud pensiamo non solo al rilancio delle attività commerciali ma alla fruizione turistica e culturale del centro storico che custodisce autentici tesori – ha aggiunto l’assessore all’Urbanistica Antonino Bailo – Intendiamo agevolare al massimo le attività commerciali e le attività legate all’enogastronomia per riportare Serravalle alla bellezza che aveva un tempo».
L’intervento di riqualificazione di piazza Risorgimento non è piaciuta ai consiglieri comunali di opposizione. Anna Maria Massone, di “Serravalle futura”, parla di una «sistemazione simile a quella di un centro commerciale»: «un liscio pavimento di lastre grigie, inusuali per le nostre vecchie strade. Il risultato è molto ordinato ma poco adatto al contesto circostante. Perché non è stato scelto un materiale più tradizionale?».