Il Piemonte raddoppia: “Ora la crescita è esponenziale”
ALESSANDRIA – Una sfilza di record negativi. È sempre più preoccupante la situazione in Piemonte, dove ieri è stata superata la soglia psicologica dei mille nuovi contagi, per la precisione 1033 in un solo giorno. «Un dato ancora più preoccupante se si considera che mercoledì l’aumento era stato di 499 unità – sottolinea il professor Carluccio Bianchi – docente di Macroeconomia dell’Upo – e che il totale della settimana, in ambito regionale, tocca addirittura quota 3880. Numeri che fanno veramente impressione».
Incidenza ogni 100mila
Il primo parametro analizzato, come di consueto, riguarda l’incidenza di nuovi casi ogni 100mila abitanti. «La crescita a questo punto è esponenziale – spiega il professore – perché il Piemonte è sempre in testa alla classifica, con 89 nuovi contagi, seguito dalla Lombardia a 88 e dall’Italia a 72. Alessandria? Siamo a quota 56, ma serve una riflessione attenta». A trainare l’andamento negativo generale si confermano, nell’ordine, Torino, Cuneo e Novara. E proprio ‘la Granda’, in termini relativi, fa registrare i dati peggiori in assoluto (94 casi ogni 100mila abitanti).
«Fase2 all’indietro»
Bianchi sottolinea che «per ritrovare cifre analoghe bisogna tornare indietro addirittura alla fine del mese di aprile e all’inizio di maggio. Sostanzialmente stiamo percorrendo la Fase2 all’indietro, anche se bisogna sottolineare che attualmente si processano molti più tamponi. Ieri, per esempio, addirittura 14mila».
Alessandria come va? La situazione in provincia non può essere definita rassicurante. «Siamo passati dai 101 nuovi casi della settimana scorsa – osserva il professore – ai 237 di quella che è terminata ieri. Numeri leggermente migliori di quelli del Piemonte, ma a livello assoluto è una magra consolazione, perché la crescita è evidente. Per la precisione, ad Alessandria la percentuale di incremento giornaliero di nuovi contagi è del 13%. Oltretutto, nel bilancio complessivo vanno aggiunti cinque decessi e solo 34 guariti».
Asintomatici in calo
Calano gli asintomatici, dal 72 al 63% e di conseguenza aumentano i cosiddetti ‘sintomatici extra protocollo’. Preoccupa di conseguenza l’aumento di ospedalizzati (più 284 in settimana, totale 595) e di terapie intensive, cresciute di 24 unità in sette giorni. «La percentuale settimanale di positività – conclude Bianchi – è del 6,7 se analizzata sui tamponi totali, ma del 12,6 sei calcolata sulle ‘nuove persone’. Ed è questo il dato che conta, purtroppo. Aumentano sensibilmente i positivi che derivano dalle scuole, saliti dal 12 al 17%, così come è significativo l’incremento nelle Rsa».