Lega, volano gli stracci: striscioni contro i dissidenti
Scritte contro il capogruppo Bertoli, l'assessore Cuccuru e due consiglieri comunali. I dem chiedono le dimissioni del sindaco Cabella
NOVI LIGURE — Sono giorni caldi a Novi Ligure per la politica cittadina. Lunedì sera due consiglieri della maggioranza – Francesco Bonvini e Cristina Sabbadin, entrambi della Lega – hanno votato in consiglio comunale contro una proposta del sindaco Gian Paolo Cabella. In consiglio, i due sono stati spalleggiati dal capogruppo del Carroccio Marco Bertoli, che ha redarguito gli altri colleghi di partito e che durante la votazione si è astenuto.
Le reazioni non si sono fatte attendere: nel tardo pomeriggio di ieri, martedì, davanti alla sede novese della Lega in via Amendola sono comparsi striscioni anonimi (firmati «i cittadini») che attaccavano i protagonisti della fronda e ne chiedevano le dimissioni. «Bonvini e Sabbadin siete la vergogna della Lega, venduti a Bertoli e al Pd», recitava il primo. «Capogruppo Bertoli contro il proprio sindaco pubblicamente, vergogna», era scritto sul secondo. In mezzo ci è finito pure l’assessore allo Sport Costanzo Cuccuru, reo di aver tentato una mediazione tra le diverse posizioni.
Anche il gruppo dei Democratici ha chiesto le dimissioni: di tutti però. «La spaccatura della maggioranza, in cui evidentemente c’è anche chi è in grado di pensare al bene comune, ha messo il re a nudo. Se si continua ad anteporre gli interessi e le beghe di partito al bene della città, a Cabella e al segretario della Lega Giacomo Perocchio resta da fare solo una cosa: togliere il disturbo, per il bene di Novi», hanno detto i Dem.
«Sono mesi che diciamo che questa maggioranza è spaccata su tutto e capace solo di litigare al suo interno – dice il gruppo di opposizione – La prova è arrivata dal consiglio comunale di lunedì sera dove la maggioranza si è spaccata su una questione che poteva essere composta con facilità, ma che ha a che fare con i giochi di potere interni al centrodestra novese».
Concludono i dem: «Il braccio di ferro che Perocchio e il sindaco hanno avviato contro il buon senso e le corrette scelte amministrative mietono una vittima illustre: lo sport novese, già messo in crisi dalla pandemia e che ora vede concretamente il rischio che gli impianti sportivi cittadini siano chiusi definitivamente».