“Con un simile Rt inevitabile assumere misure drastiche”
ALESSANDRIA – «Leggendo i numeri degli ultimi due giorni, si potrebbe ipotizzare una prima stabilizzazione. In realtà non è così, perché è molto basso il numero dei tamponi che sono stati processati, con un calo addirittura di 5,6 mila unità rispetto agli ultimi giorni della settimana precedente».
Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, avverte che certi dati non vanno analizzati in senso assoluto. «Quello che si evince, purtroppo, è che la percentuale di positività non è mai stata così alta. Siamo al 18,4% sul totale dei tamponi e addirittura al 22,4% sulle ‘nuove persone’, nuovo record negativo. Significa che per ogni positivo non vengono tracciate nemmeno cinque persone, ed è un aspetto molto preoccupante».
Del resto, che la situazione sia complessa lo si comprende leggendo il valore Rt, il famoso indice di trasmissibilità. «Quello del Piemonte – ammette Bianchi – è il peggiore d’Italia: secondo il report ufficiale dell’Istituto di Sanità, siamo a 2,16, mentre quello nazionale è a 1,7. Se calcoliamo quel valore facendo il confronto con i numeri della settimana precedente, i valori sono leggermente più bassi, ma la sostanza non cambia. Siamo messi male, e in simili condizioni è inevitabile che vengano assunte misure drastiche».
175 casi al giorno
A livello regionale siamo passati da 12237 a 17503 nuovi casi settimanali, con un incremento di 5266 unità e con una media di 2500 casi al giorno. «Il traino è come sempre Torino – spiega il professore – ma Alessandria non se la passa bene: nella nostra provincia si sono registrati 445 contagi negli ultimi sette giorni. Eravamo a 781, siamo a 1226 e la media è 175 casi al giorno. La nostra crescita, sia giornaliera che settimanale, è tra le più alte dell’intera regione, anche se i valori negli ultimi tempi si sono piuttosto assottigliati. Infine i decessi, che sono stati addirittura 23, con un incremento di 16 unità».
Pressione ospedaliera
In Piemonte 94 persone hanno avuto bisogno di un letto in rianimazione. «Ora il totale delle terapie intensive è 196 – conclude Bianchi – con tempo di raddoppio di 7,4 giorni. Preoccupano i ricoveri, arrivati a quota 3108 con un incremento di 1259 malati in più e tempo di raddoppio a 9 giorni. Prosegue il forte calo degli asintomatici, oggi ben al di sotto del 50%, per la precisione al 44. Che cosa significa? Lo ribadisco, questo dato ci indica chiaramente che i nuovi casi sono sottostimati. L’incidenza di scuole e Rsa, invece, è rimasta sostanzialmente stabile».