Marenco, Sisti: “Il teatro aprirà solo nel 2021”
Il neo assessore: "La prima stagione regolare sarà quella dell’anno prossimo ma nel frattempo non escludo singole iniziative"
NOVI LIGURE — Andrea Sisti torna nell’aula del consiglio comunale, questa volta da assessore. L’ultima volta ci era stato tra il 1999 e il 2004 «e allora, da presidente della commissione Cultura, con Guido Firpo avevamo tenuto a battesimo la fondazione per il teatro Marenco». Oggi la riapertura della struttura di via Girardengo è una delle grane che Sisti, 46 anni, si ritroverà ad affrontare.
Sisti mette le mani avanti: «La prima stagione teatrale al Marenco sarà quella del 2021/22. Ora non è possibile partire, sia per l’epidemia, sia perché l’organizzazione di una rassegna richiede parecchi mesi di preparazione». Il neo assessore lascia una porta aperta: «Quando la situazione sanitaria lo permetterà, potremmo realizzare al Marenco singole iniziative».
Sulla carta Sisti ha il curriculum adatto ideale per occuparsi delle deleghe che il sindaco Gian Paolo Cabella gli ha attribuito. Di mestiere fa l’editore e da sempre mastica di cultura, è stato insegnante (e il padre Pietro è stato un noto dirigente scolastico) e ha militato anche nella sezione novese dell’Aia, l’associazione arbitri di calcio.
Per il teatro, sembra che Sisti voglia proseguire sulla strada tracciata dal suo predecessore Costanzo Cuccuru: «Nomineremo al più presto un nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Marenco. Il cda dovrà occuparsi della gestione dell’immobile e dell’organizzazione artistica. Il teatro sarà il motore culturale della città, con corsi, laboratori didattici e uno spazio museale. Per questo serviranno persone di altissimo profilo».
Anche se in questo momento gli eventi sono sospesi, «bisogna lavorare per costruire un’agenda unica degli appuntamenti, per evitare sovrapposizioni, e sostenere il volontariato culturale». Per quanto riguarda il turismo, «Novi ha tutte le carte in regola, ma la città va inserita in un “percorso virtuoso” insieme ai nostri vicini, penso ad esempio a Bosco Marengo e al suo complesso monumentale di Santa Croce».