“Contagi: in provincia i primi timidi segnali di una frenata”
ALESSANDRIA – «I dati ci indicano che la curva sta iniziando a flettere, come previsto le misure di contenimento stanno cominciando a dare effetti. Certo, i segnali sono ancora timidi e non possiamo assolutamente permetterci di abbassare la guardia, ma intanto si registra una prima inversione di tendenza». Lo sostiene il professor Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, nella consueta analisi – su base settimanale – dei dati forniti dall’Unità di Crisi.
Per quanto riguarda l’incidenza ogni 100mila abitanti, la Lombardia torna davanti al Piemonte (517 nuovi contagi contro 515), mentre Alessandria è a quota 414 e l’Italia a 374. Il ‘nostro’ decremento percentuale è pari al 31% ed è una prima buona notizia dopo tante settimane di record negativi continuamente da aggiornare.
A livello regionale
In Piemonte la media settimanale è di 3195 nuovi contagi e «questo andamento – chiarisce Bianchi – è determinato da Torino, Cuneo e Alessandria, che nel segmento di riferimento hanno evidenziato una flessione. Ma sono in generale tutte e otto le province a calare. Nel weekend, come al solito, sono stati processati pochi tamponi, 13500 di media contro i 17500 del mese di novembre, ma nonostante questo è sceso il tasso di positività. Sia sui tamponi, 15,6%, sia sulle teste, 24,5%. Quest’ultimo è un dato ancora molto elevato, sia chiaro, ma sette giorni fa avevamo addirittura raggiunto il 34%. Altro aspetto da analizzare riguarda la pressione ospedaliera: le terapie intensive purtroppo continuano a crescere, ma lo fanno con una minore intensità. In una settimana hanno registrato un incremento di 21 unità, con tempo di raddoppio a 90 giorni, mentre i ricoveri ordinari sono aumentati di 38 unità, e cioè dello 0,7%. La frenata è evidente».
«Massima prudenza»
Per quanto riguarda Alessandria, il professor Bianchi spiega che «siamo scesi da 2524 a 1773 casi settimanali, con una decrescita di 791 unità e una media mobile sui sette giorni che è di 248 casi al giorno. Nel precedente aggiornamento eravamo a 361 contagi, abbiamo cominciato a scendere, ma i numeri assoluti sono ancora molto alti. E serve, sia chiaro, la massima prudenza. Attenzione, ancora alle Rsa, così come alle scuole».
Buone notizie dai guariti, 1120 in più in una settimana, mentre è purtroppo elevatissimo il dato relativo ai decessi. «Addirittura 74 in una settimana – conclude Bianchi – e questo, come noto, sarà l’ultimo indicatore a calare».