Tassa rifiuti: inizio d’anno tra evasori, frottole e sabbie mobili
Il Pd accusa la Lega di raccontare bugie. Forza Italia sottolinea che in tanti non pagano la Tari. E il Psi chiede le dimissioni di Cabella
NOVI LIGURE — Nel 2021 non ci sarà il temuto aumento della tassa rifiuti. Nei conti della Tari c’è un buco di 926 mila euro che si sarebbe tradotto in un aumento del 16,8 per cento per 23.126 famiglie e 2.382 utenze non domestiche. Per Lega e Forza Italia, il merito è dell’amministrazione comunale: «La giunta Cabella si è adoperata per evitare questo impatto sui cittadini, senza togliere risorse al “fondone” destinato alle iniziative a sostegno della crisi Covid».
«Parallelamente proseguirà l’impegno nella lotta all’evasione», dicono i partiti della maggioranza. In consiglio comunale il dato sui cittadini che non hanno mai pagato la tassa rifiuti è emerso con forza: «Finora non c’erano stati abbastanza controlli – ha detto la capogruppo di Forza Italia Francesca Chessa – Ad esempio al Lodolino su 500 famiglie ce n’erano ben 200 non iscritte alla Tari».
L’opposizione però non ci sta. «Il tentativo della giunta Cabella di far passare per un suo successo la retromarcia sull’aumento della Tari è sbalorditivo – affermano dal Pd – Forse gli esponenti del centrodestra novese pensano di poter raccontare ai cittadini qualsiasi frottola, ma i novesi non sono stupidi».
«I fatti sono semplici. La giunta Cabella voleva aumentare la Tari e ha provato a far passare questo provvedimento nel consiglio comunale del 21 dicembre. Un aumento che non è passato grazie al voto contrario dei Democratici, di “Solo Novi” e del Movimento 5 stelle. Ora la giunta ha trovato le risorse e avvia un’operazione ridicola, con cui cerca di prendersi il merito di non aver realizzato quanto impeditole dal consiglio comunale», ricorda il capogruppo dem Simone Tedeschi.
«L’assessore al bilancio Maurizio Delfino nel consiglio comunale del 30 dicembre ha spiegato che senza la batosta ricevuta non si sarebbero messi a studiare per reperire le risorse», aggiunge il segretario del Pd Otello Marilli.
Per il Partito Socialista, rappresentato in consiglio da Luca Patelli, «il programma di Cabella è fondato sulle sabbie mobili», il sindaco «non ha più una maggioranza che lo sostiene» e dovrebbe dimettersi «prima di essere obbligato a farlo al prossimo incidente in consiglio».
Rimane il fatto, per l’opposizione, che «le risorse che l’amministrazione impiega per coprire il buco sono soldi dei cittadini che si sarebbero dovuti utilizzare per servizi e investimenti. Il buco si è creato per l’inerzia di questa giunta e per il ritardo dell’avvio del nuovo sistema di raccolta differenziata».