Addio a Rava, il decano dei panettieri che amava Libarna
Era stato presidente della Proloco e dei panificatori provinciali
SERRAVALLE SCRIVIA — Il novese deve dire addio a Italo Rava, decano dei panettieri morto oggi all’età di 77 anni. Rava da oltre sessant’anni era un vero e proprio maestro dell’arte bianca, prima a Serravalle Scrivia, in seguito nel nuovo negozio di Vignole Borbera.
Era stato presidente dell’associazione provinciale dei panificatori nonché componente della commissione nazionale della Fippa, la federazione italiana che riunisce panificatori e pasticceri. La sua era una tradizione di famiglia: il nonno Giovanni da Broni servì persino l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe.
Ma non solo: per 15 anni presidente della Proloco di Serravalle, si era impegnato nella promozione dell’area archeologica di Libarna. «Dal 1982 al 1997 ha collaborato con la funzionaria della Soprintendenza di quel periodo, Silvana Finocchi [anche lei scomparsa recentemente; ndr], alla valorizzazione degli scavi», spiega Iudica Dameri, referente di Libarna Arteventi (e non a caso la tessera numero 1 dell’associazione era proprio di Rava).
Rava ha sempre profuso grande impegno per mettere in risalto il territorio novese: a lui va il merito di essersi speso per legare le eccellenze enogastronomiche locali con quelle culturali. Amico di Carlin Petrini, ha contribuito a diffondere la filosofia di Slow Food, e con la focaccia novese è sbarcato al Salone del gusto di Torino fin dalla prima edizione.