Paesi, fondi in arrivo. Ma le strade a groviera costano care
Boccata d?ossigeno per i Comuni con meno di mille abitanti. La manutenzione dell'asfalto rischia di assorbire gran parte dei soldi
ALESSANDRIA – Non sarà risolutivo ma per un piccolo comune (si intende qui, per piccolo, quelli con meno di mille abitanti) un contributo di 81mila euro è sicuramente una boccata d’aria fresca. La misura, già approvata e in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, arriva con decreto dal Viminale, il ministero degli Interni e stanzia 160 milioni di euro per il 2021 a 1.968 Comuni italiani sotto i 1.000 abitanti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche, nonché per gli interventi di efficientamento energetico e di sviluppo territoriale sostenibile.
L’elenco dei Comuni interessati
Per il Piemonte i centri interessati sono 596. A livello provinciale sono 114. «Si tratta, per i Comuni della Provincia, di oltre 9 milioni di euro (in totale) da spendere nel 2021 per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale o per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Possibili anche per gli interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile. È un segnale importante di attenzione per le comunità dei nostri piccoli comuni. Un contributo significativo da un punto di vista economico per migliorare la qualità della vita», è il commento di Federico Fornaro, capogruppo Leu alla Camera.
«Se teniamo conto che in due anni sono stati tagliati per i Comuni qualcosa come il 60% circa dei trasferimenti, questi fondi risultano ancora più essenziali per i piccoli centri che non possono contare su altre entrate proprie, non avendo – come nel mio caso – attività produttive o esercizi commerciali», è il commento di Carlo Buscaglia, primo cittadino di Dernice (180 abitanti e 17 frazioni) e presidente dell’Unione Montana Valli del Giarolo.
C’è chi, quei fondi, li userà per cambiare i serramenti degli edifici comunali, o la caldaia, chi per le scuole. Molti sindaci opteranno per gli interventi sulle strade. «Attenzione, non si tratta di interventi di manutenzione ordinaria, sono previsti, ad esempio, anche lavori su frane che insistono sui versanti e, magari, minacciano le case». È innegabile, tuttavia, che le strade siano una spada di Damocle soprattutto per i comuni montani. «Un inverno come questo rischia di costare caro. Basti pensare all’acquisto del sale, 200 quintali ogni anno, o al carburante per mettere fuori i mezzi per la pulizia», fa presente Buscaglia. Poi, certo, con il passaggio delle lame, «se prima c’erano i buchi, oggi ci sono voragini».