Solvay blinda il Pfas cC6O4: a rischio i futuri controlli nell’ecosistema
SPINETTA MARENGO – C’è il rischio concreto che le Arpa, ma anche le aziende che gestiscono gli acquedotti e, più in generale, i tecnici addetti alle attività di vigilanza e controllo ambientale e di sicurezza e igiene del lavoro non abbiano più la possibilità di effettuare verifiche sulla presenza del cC6O4 nell’ecosistema.
Il cC64 è un Pfas di nuova generazione prodotto esclusivamente da Solvay che ne detiene il brevetto (si tratta della molecola prodotta a Spinetta – per cui è stato chiesto l’ampliamento di produzione – che ha sostituito il pericolo Pfoa).
L’intervento dei Carabinieri e l’indagine della Procura
E perché si rischia che questa sostanza sparisca dal calendario dei controlli? Perché Solvay Italia ha intimato alla Wellington Labs, nella nostra nazione rappresentata dalla Chemical Research 2000 srl, di non vendere il materiale di riferimento certificato del prodotto vantando sullo stesso una licenza di brevetto.
Spieghiamo meglio cosa potrebbe succedere con un esempio concreto.
Le Arpa, che possiamo definire il braccio armato delle Amministrazioni quando devono effettuare controlli su aziende e territori, per capire se nelle acque che stanno analizzando c’è presenza di cC6O4 devono avere uno standard analitico di quella sostanza. E ogni volta che i tecnici fanno analisi mirate consumano quello standard di cC6O4. Una volta esaurito non avranno più la possibilità di continuare a fare accertamenti e analisi riferite proprio a quel prodotto.
Questo standard veniva venduto da una società canadese, tramite la succursale italiana (la Chemical, appunto), che ora su ordine tassativo di Solvay non potrà più venderlo.
Qui la lettera pubblicata sul sito dell’azienda. Una missiva che chiarisce anche quanto non sia un pericolo per Solvay fornire quel materiale.
Quale potrebbe essere la conseguenza di questa presa di posizione? Che tutti i laboratori, Veneto e Piemonte compresi, potrebbero non avere più le armi per eseguire controlli mirati sul Pfas cC6O4.
Questo potrebbe anche voler dire che le future analisi potrebbero essere bollate come “non certificate”, e quindi ricusate nell’eventualità di una ipotetica azione legale.
Le parole dell’ingegner Claudio Coffano della Provincia di Alessandria
Abbiamo chiesto a Solvay il motivo di questa decisione. Siamo in attesa di una risposta.