È tempo di abbattere un pregiudizio alimentare: la dieta in bianco fa dimagrire
Di pregiudizi ce ne sono tanti, a partire dalla supremazia del concetto calorico: essere convinti che il cibo sia solo una questione di calorie e che basti mangiare di meno per perdere peso, è sicuramente un convincimento tanto errato quanto popolare. Poi c’è il grosso equivoco che mangiare “in bianco” sia sempre salutare mentre mangiare “colorato” faccia male. Mi spiego, se per mangiare in bianco intendiamo una pasta condita con parecchio burro e parmigiano, avremo preparato sì un piatto in bianco ma che non merita certo di essere considerato light o leggero.
Se la mettiamo in questi termini, decisamente meglio un piatto di pasta con del pomodoro e un filo di olio di oliva extravergine, inoltre, è un piatto decisamente più digeribile. A questo proposito, ricordo che la minore o la maggiore capacità con cui riusciamo a digerire e assimilare il cibo dipende da tre fattori: la quantità degli alimenti assunti, una corretta masticazione e la quantità di grassi già presenti o aggiunti. Nonostante la “dieta in bianco” sia scomparsa dalla maggior parte dei menù ospedalieri, nella mente di tante persone persiste la convinzione che del riso al burro sia più digeribile che con un leggero sugo di pomodoro e olio. Questo è un tipico esempio di come a volte possiamo ancora essere ingannati dalla saggezza che i nonni o bisnonni ci hanno tramandato.