ALESSANDRIA – Per il 2021 i Ministeri dell’Interno e dell’Economia hanno provveduto alla ripartizione di 1.850 milioni di euro destinandoli ad investimenti relativi ad opere pubbliche per la messa in sicurezza di edifici pubblici come le scuole, le strade e i viadotti, nonché per ripristinare il dissesto idrogeologico territoriale.
“La costante azione associativa svolta dall’ANCE – rileva Paolo Valvassore, presidente del Collegio Costruttori della provincia di Alessandria – comincia a concretizzarsi per riprendere le fila di lavori interrottisi da un decennio e i cui risultati sono davanti agli occhi di tutti”.
A livello nazionale sono state ammesse 8.176 opere pubbliche, 2846 delle quali già finanziate per la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico e delle quali sono beneficiari 1.912 enti locali.
“Per quanto concerne la nostra provincia – dice il presidente Valvassore – sono interessati una settantina di Comuni e il Collegio Costruttori mette a disposizione le sue competenze tecniche per tutte le fasi procedurali e operative. Infatti, va ricordato che il decreto governativo richiede procedure chiare e l’ente beneficiario del contributo deve affidare i lavori entro termini precisi: sei mesi per le opere con costo fino a100.000 euro; dieci mesi per le opere di costo complessivo fra 100.001 e 750.000 euro; quindici mesi per le opere il cui costo è compreso fra 750.001 e 2.500.000 euro; venti mesi per le opere con costo compreso fra 2.500.001 e 5.000.000 euro. Inoltre, i termini sono aumentati di tre mesi se chi usufruisce del contributo si avvale della CUC (Centrale Unica di Committenza) o della SUA (Stazione Unica Appaltante)”.
La novità del decreto è data dall’obbligo della restituzione del contributo, in caso di mancato rispetto dei termini, per essere riassegnato ad altri Comuni. E questo favorisce anche un cronoprogramma dei lavori per le imprese. Inoltre – evidenzia Paolo Valvassore – dobbiamo guardare in prospettiva alle necessità reali del territorio provinciale che richiede interventi complessi per mettere in sicurezza soprattutto gli aspetti idrogeologici attraverso un impegno coordinato e continuativo che favorisca quanto prima il ritorno, soprattutto, ad una normalità viabile. Ma è anche di estrema importanza un impegno preventivo per contenere il dissesto idrogeologico, con risparmi certi di investimenti finanziari. D’altronde i 7.550 milioni stanziati fino al 2030, di cui 2.200 per il 2022, possono aiutare a riflettere”.