La Camera, nei master è il ‘numero uno’
Due titoli italiani, ad Ancona, per il portacolori di Atletica Novese. Una lezione di sport
ANCONA – Campione nel salto in lungo e nei 60 ostacoli: Vincenzo La Camera, l’eterno ragazzo dell’Atletica Novese, agli italiani indoor Over 35 (nuova classificazione dei master), ad Ancona, allunga il suo palmares di scudetti. Ma oltre ai risultati, c’è l’esempio di uno sportivo vero, pronto anche a rinunciare a uno dei due scudetti. “Quando mi sono presentato in pedana per la prima gara, il lungo, ho scoperto di essere l’unico della mia categoria. Sarebbe stato facile dire: sono da solo, quindi l’oro è mio, ma io voglio sempre dare un signifato ai risultati, anche a quelli ‘scontati’. Mi sono detto che solo se avessi fatto una misura degna mi sarei presentato alle premiazioni – racconta La Camera – Se avessi saltato 3,50, come due settimana prima a Casalmaggiore, non avrei vestito il tricolore, perché non sarebbe stato un risultato idoneo”.
Cosi, racconta ancora ‘Vince’, ha affrontato la gara con la stessa ansia che lo accompagna quando deve confrontarsi con molti avversari. “Primi salti poco soddisfacenti, ma all’ultimo mi sono espresso al meglio, 3,99. Mi sono detto: questo è degno di un titolo. Questo è il mio modo di vivere lo sport, che cerco di insegnare anche ai giovani che si avvicinano all’atletica. Per me non contano il tempo o la misura – aggiunge – e se non corrispondono alla reale capacità di un atleta hanno un valore relativo”.
Dopo il primo alloro, cambio veloce di scarpe e seconda prova, i 60 ostacoli. Qui i concorrenti ci sono, “tre al via, in tempi di pandemia è già un buon numero. Gara da affrontare con grinta, senza fare calcoli: sono soddisfatto, oltre al tricolore, ho fatto il mio personale, 11”88. Molto contento per me e per l’Atletica Novese”.