Sisti: «Turismo, a noi serve una prospettiva mediterranea»
«Il legame storico con Genova è forte e per chi arriva dall'estero la distanza dalla Liguria è minima»
NOVI LIGURE — La valorizzazione turistica di un territorio non può prescindere dai suoi riferimenti storici. In un’Italia così ricca di bellezze artistiche, e così competitiva per il mercato turistico, rinunciare alla propria identità non gioverebbe alla promozione. Andrea Sisti, assessore al Turismo nella giunta comunale di Novi, ha le idee chiare: «Sono sempre favorevole alle sinergie – commenta a proposito dell’idea di Acqui, Casale e Ovada di riunirsi sotto il marchio turistico “Gran Monferrato – Ma la provincia di Alessandria al suo interno ha tanti territori diversi, tante storie distinte, e dovremmo cercare di sfruttare le differenze per offrire ai turisti un’esperienza unica».
Quello che oggi è il territorio della provincia di Alessandria è il frutto di una fusione a freddo tra realtà storiche ben distinte tra loro, come la Repubblica di Genova, il Marchesato del Monferrato e lo Stato Sabaudo. «Bisogna “stare insieme” ma stando attenti a valorizzare i singoli territori e la loro unicità», dice Sisti.
Per il novese, ad esempio, il riferimento storico fondamentale è l’Oltregiogo. Guardando la morfologia del nostro centro storico, così come a Ovada, ci si ritrova catapultati nel Genovesato. «E Novi è già diventato un punto di riferimento importante per quella parte di alessandrino “che guarda a sud” – dice l’assessore – Si è lavorato per valorizzare Novi e metterla al centro di un’area omogenea dal punto di vista territoriale e storico. E i successi del Distretto del Novese stanno lì a dimostrarlo».
Sisti ricorda i due filoni d’azione seguiti: «Primo mettere in evidenza le bellezze artistiche della nostra città, e secondo ampliare lo sguardo verso quelle località, come Gavi e Libarna, che si richiamano alla medesima storia. Il punto di partenza, quindi, è la città centro zona, che ha una sua storia e una sua identità. È da questi elementi che si parte per la valorizzazione di un territorio. Dopodiché si può dialogare con le altre realtà. E la nostra provincia, che non a caso viene definita policentrica, da questo punto di vista è veramente ricca».
Ma allora, come si fa a tenere insieme Ovada e Casale, due realtà storicamente così distanti? Sisti non se la sente di parlare di errori: «C’è un territorio che si chiama Monferrato e che attraversa trasversalmente la nostra provincia. Si tratta di un brand molto forte, ma la narrazione di un territorio non può prescindere dai riferimenti storici reali».
Per Novi, uno degli elementi da considerare è che siamo molto vicini al mare. «Per un turista che arriva dall’estero la distanza tra noi e la Liguria è davvero minima. Il mare è dietro l’angolo. Novi deve pensare in una prospettiva mediterranea, stringendo sinergie con i liguri per sposare le nostre colline al turismo rivierasco», conclude Sisti.