Ex Omnibus, il night delle “ballerine” diventerà ristorante e albergo
Fu uno dei primi locali notturni in provincia. La struttura, chiusa dal 2003, è stata aggiudicata all'asta pochi giorni fa
CASSANO SPINOLA — L’ex Omnibus di Cassano Spinola potrebbe tornare a nuova vita. Nei giorni scorsi il complesso immobiliare – costituito da un ristorante, un albergo e un nightclub, uno dei primi aperti in provincia – è stato aggiudicato all’asta a una imprenditrice della Repubblica Ceca. Sul tavolo del notaio tortonese Ottavio Pilotti è arrivata un’offerta da 53 mila euro.
Nel 2012 il valore degli edifici era stimato dieci volte tanto, ma nel frattempo ben cinque aste sono andate deserte e c’è pure stata l’esondazione del rio Predazzo che corre lì accanto e che ha causato danni molto ingenti.
Soddisfatto il sindaco Sandro Busseti: «Ho avuto un primo colloquio con l’imprenditrice. Mi ha confermato l’intenzione di avviare un’attività di ristorazione a cui dovrebbe poi seguire l’apertura di un albergo, rivolto soprattutto ai clienti stranieri dell’Outlet, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente, dove la donna ha già altri interessi economici. Speriamo nel veloce recupero dell’edificio, biglietto da visita per chi arriva a Cassano da Tortona».
L’albergo e il ristorante erano stati realizzati quando Cassano – grazie alle fonti di Sardigliano – aveva una certa notorietà nell’ambito di quello che oggi si chiamerebbe “turismo termale”. Finita quell’epoca, all’attività di ristorazione si affiancò un nightclub, con la presenza di chiacchierate ballerine che intrattenevano i clienti. Diversi gli interventi delle forze dell’ordine, tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del Duemila, tanto che nel 2003 l’Omnibus, nel frattempo diventato Biblos, chiuse definitivamente.
Qualche tempo dopo, nel 2010, gli immobili vennero acquisiti da un’impresa astigiana, che aveva intenzione di realizzare lì alloggi di varia metratura. L’operazione però non decollò mai e nel novembre 2014 ci si mise di mezzo anche l’alluvione: il rio Predazzo esondò causando danni al campo sportivo, alle abitazioni di via Gavazzana e anche all’ex Omnibus, distante pochi metri.
Da allora, tra l’altro, gli edifici presentano alcune criticità sul fronte della sicurezza, che il sindaco Sandro Busseti aveva chiesto di eliminare: «Il curatore però ci aveva risposto che non era possibile. Adesso, con la nuova proprietà, ribadiremo questa richiesta».
L’immobile è costituito da un corpo principale originariamente adibito a bar e ristorante di 300 metri quadrati. Al piano superiore, c’è un locale altrettanto ampio, dove si trovava in nightclub. L’edificio dell’albergo, di tre piani, poteva contare complessivamente su circa 1.200 metri quadrati di superficie, oltre a una autorimessa di oltre 400 metri quadrati (la parte più danneggiata dall’alluvione). I diversi edifici che costituiscono il complesso dell’ex Omnibus sono serviti da un ampio cortile comune di quasi 3.500 metri quadrati.