La Giornata Mondiale del Tonno si festeggia il 2 Maggio ed è stata introdotta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per aumentare la consapevolezza del valore del tonno e l’importanza della sostenibilità del suo mercato.
La Giornata Mondiale del Tonno nasce dunque per sensibilizzare e educare l’opinione pubblica. Alcuni numeri parlano chiaro: l’Italia è il secondo produttore europeo per quanto riguarda il tonno in scatola, dopo la Spagna. La portata della pesca del tonno è in continua crescita e, a oggi, oltre 80 Stati praticano la pesca del tonno. In Italia il mercato si aggira attorno ai 1,4 miliardi di euro (dati 2020 Ancit – Associazione Nazionale dei Conservieri Ittici e delle Tonnare) con una produzione nazionale di 74mila tonnellate e un consumo di 153.251 tonnellate pari a circa 2,5 kg pro capite.
L’industria di trasformazione del tonno così come la conosciamo oggi, si sviluppa attorno alla metà degli anni ‘50, ma è tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli ‘80 che la domanda delle conserve di tonno aumenta significativamente. Questo ha comportato un aumento dell’industria legata a questo settore e, negli anni, anche l’esigenza di tutelare il prodotto e la produzione.
Il tonno è un alimento fondamentale nella nostra dieta. Sulle nostre tavole come antipasto sfizioso, primo piatto veloce o come secondo nutriente e leggero. Sono davvero numerose le ricette in cucina che coinvolgono il tonno, tanto da essere definito “il maiale di mare”, proprio perché del tonno non si butta quasi nulla e gli scarti di lavorazione sono minimi.
Pensate che il tonno è consumato dal 93% della popolazione italiana, e di questa percentuale, il 43% lo consuma ogni settimana. Il tonno è considerato un alimento tra gli irrinunciabili soprattutto da chi pratica sport: 7 persone su 10 infatti lo mettono insieme a carni bianche, legumi, yogurt e bresaola, di cui proprio non possono fare a meno per una dieta equilibrata (indagine Doxa/Ancit).
Vi siete mai chiesti quali e quante sono le varietà di tonno? In Italia abbiamo il Tonno Rosso, una qualità molto pregiata, la cui pesca è regolamentata dalla Comunità Europea. E’ la Comunità Europea infatti che stabilisce il volume di tonni da pescare ogni anno. Accanto al Tonno Rosso, c’è poi l’Alalunga che è destinato al consumo fresco, mentre in scatola finisce il Tonno Pinna Gialla e il Tonno Skipjack, che vengono pescati nei mari tropicali. E’ la pesca dello Skipjack che, grazie alla sua rapida capacità riproduttiva, risulta essere la quella più sostenibile. La pesca del tonno viene praticata con tre diverse tecniche: con le reti a circuizione, i palangari e le tonnare fisse.
E nella Giornata Mondiale del Tonno, noi come possiamo contribuire alla sostenibilità? Si può fare molto ogni giorno. Sembra stano, ma è così. Basta iniziare da una corretta educazione, imparando a leggere le etichette del tonno in scatola che troviamo sugli scaffali del supermercato: un gesto semplice ma che fa molta differenza. Non tutte le scatolette infatti provengono da una pesca sostenibile. Le nostre scelte, come quelle sostenute da Airone Seafood, hanno un impatto concreto e reale sul mondo che ci circonda: nella Giornata Mondiale del Tonno infatti serve educare sull’importanza di questa specie ittica. Per poter garantire che il tonno continui a trovarsi sulle nostre tavole, serve un’industria sostenibile che abbia a cuore sia l’ecosistema marino che il lavoro del comparto.