«Fuori strada a causa del cantiere, da 6 anni aspetto il risarcimento»
La carreggiata era sporca di fango e la polizia municipale aveva sanzionato il responsabile del cantiere
ARQUATA SCRIVIA — Nel 2015 è uscito di strada a causa dell’asfalto reso viscido dal fango di un cantiere, ma finora non ha ancora ricevuto un risarcimento.
«All’epoca lavoravo per la ditta Loporto Costruzioni – spiega Mohamed Taiab, 36enne marocchino residente a Serravalle Scrivia – Ero impiegato al cantiere del Terzo Valico di Moriassi, ad Arquata». Il 4 novembre del 2015, verso mezzogiorno, aveva finito il turno di lavoro e con un collega si era messo in auto per tornare a casa. Appena uscito dal cantiere, alla prima curva, Taiab ha perso il controllo della vettura, è andato in testacoda ed è finito in un fosso. Il passeggero era rimasto ferito ed era stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Novi.
Sul posto erano intervenuti gli agenti della polizia municipale, che aveva constatato la presenza sulla carreggiata di parecchio fango, tanto che anche un autoarticolato si era girato, fortunatamente senza conseguenze. Poco dopo, dal cantiere del Terzo Valico era stata inviata una macchina operatrice a ripulire la strada.
La polizia municipale aveva contestato al Cociv, nella sua qualità di responsabile del cantiere, la violazione della norma del Codice della Strada che vieta di sporcare la carreggiata con il fango.
Taiab sostiene di avere diritto a un indennizzo: «Dopo l’incidente avevo chiesto al Cociv di essere risarcito – dice – Ero stato contattato da un perito ma poi non si è più fatto vivo nessuno nonostante i miei solleciti».