Parchi, la protesta del Bolle Blu: «Le nostre attività sono sicure, fateci aprire»
Il parco acquatico partecipa alla mobilitazione nazionale per chiedere il via libera
BORGHETTO BORBERA — Riaprire i parchi divertimento ora, e non il 1° luglio, perché le attività all’aperto garantiscono condizioni di sicurezza pari o superiori a quelle che hanno già ricevuto il semaforo verde dal Governo.
La richiesta arriva da Borghetto Borbera, dove c’è il più grande parco acquatico della provincia, il “Bolle Blu”. La struttura ha aderito alla petizione online lanciata dall’associazione dei Parchi Permanenti Italiani, l’ente che opera nell’ambito di Federturismo-Confindustria.
«Normalmente la nostra attività prendeva il via il 2 giugno – spiega Fiorella Bobbio, direttrice del parco acquatico – Aprire il 1° luglio significa perdere un mese di lavoro e per di più arrivando da un periodo durissimo, anche perché non ci aspettiamo alcun ristoro».
Secondo i promotori della petizione, le attività dei parchi divertimento «si svolgono fondamentalmente all’aperto, con ampi spazi e con protocolli di sicurezza efficaci e già adottati con successo nel 2020. Eppure il Governo ha fissato la data di riapertura per il 1° luglio, dando la priorità ad attività che si svolgono al chiuso o che non offrono i livelli di sicurezza da noi garantiti».
Dice Bobbio: «Lo scorso anno la riapertura era stata fissata per il 20 giugno, ma era comprensibile, avevamo dovuto approntare tutte le misure di sicurezza e ci trovavamo in una situazione assolutamente inedita, ci è voluto del tempo. Quest’anno invece siamo già pronti e ci sono una cinquantina di dipendenti stagionali che aspettano di tornare al proprio posto di lavoro».
«Noi abbiamo un protocollo molto rigido e il rischio di contagio di sicuro non è più alto che in piscina o in palestra [in zona gialla le prime potranno riaprire dal 15 maggio, le seconde dal 1° giugno; ndr]. Chiediamo quindi di poter aprire i nostri cancelli», conclude la direttrice del Bolle Blu.