Quella curva che fa paura: «Non basta asfaltarla, va rimodellata»
Tra Rigoroso e Isola il tratto di strada è stato scenario di incidenti. I residenti: «Quando piove diventa una pista di pattinaggio»
ARQUATA SCRIVIA — Se è soprannominata “la curva della morte” un motivo c’è. «Si ribaltavano anche i carriarmato, durante la guerra. Ricordo mio nonno che raccontava di andare a recuperare i cadaveri, giù nel torrente». La signora Lucia Marcenaro, nella casa alla fine dell’uscita curva maledetta lungo la statale 35 dei Giovi, ci ha passato l’infanzia. Ora è rimasto solo il fratello Francesco a contare le auto che sfidano, senza volerlo, la morte ogni volta che percorrono quel tratto di strada, tra i comuni di Isola del Cantone e Arquata, frazione Rigoroso.
«Più volte le auto sono finite contro il cancello di casa, tanto che, ora, neppure lo aggiusto più…», racconta Francesco. Il tratto di strada, recentemente, è stato riasfaltato, a seguito di lavori eseguiti nell’ambito della realizzazione del Terzo Valico dei Giovi. Ma il pericolo non è finito. «Il problema non è l’asfalto – dicono i due fratelli – è la pendenza. Non siamo ingegneri, ma è evidente che la curva andrebbe in qualche modo rimodellata». C’è un altro problema: la vischiosità. «Ogni volta che piove, la strada diventa una pista scivolosa, impraticabile. Per le moto, poi… E quando non è bagnata, c’è la ghiaia a renderla insidiosa». Senza contare, poi, quando si forma ghiaccio.
La famiglia ha segnalato più volte il problema, sia al Comune, sia alla Provincia, «ma non è mai stato fatto nulla». È ben vero che la curva pericolosa è segnalata. Il limite di velocità indicato è di 50 chilometri orari, «che raramente viene rispettato», ci sono le frecce catarifrangenti. «Mettono dissuasori di velocità ovunque, possibile che non si possano installare qui, per far si che il limite venga rispettato? Siamo riusciti ad ottenere, nel tempo, una barriera protettiva per i pedoni, ma il guard rail è tutto ammaccato, a causa dei veicoli che ci sono finiti contro. Anche solo uscire per gettare la spazzatura nei bidoni è un rischio, perché può sempre arrivare un’auto che sbanda».
La strada 35 dei Giovi è nell’elenco di quelle che a breve passeranno ad Anas, l’agenzia nazionale automa delle strade. «E speriamo che qualcosa si muova».