Spazio Arte, si riapre al pubblico con la personale di Marcella Sarperi
Paesaggi, ritratti e nature morte, opere recenti e meno che raccontano cifra e ricerca espressive dell'artista genovese
GAVI — Un bel respiro, a pieni polmoni, finalmente, anche per l’associazione Spazio Arte di Gavi che, col tanto atteso via libera agli eventi culturali, apre la “storica” porta su Galleria delle Chiacchiere, in Corte Zerbo, alla presenza fisica di artisti, opere e pubblico.
A inaugurare lo slancio vitale della creatività la prima personale della genovese Marcella Sarperi, da tempo attiva nello scenario espositivo ligure in collettive presso gallerie private ed enti pubblici.
Saranno in mostra paesaggi, ritratti e nature morte, opere recenti e meno che raccontano cifra e ricerca espressive di un’artista di tavolozze e tele, di spatole e pennelli. Di pittura, insomma. Di quelli che con la pittura dentro ci nascono e poco importa cosa faranno nella vita, prima o poi dipingeranno. Pediatra ospedaliero, infatti, Sarperi, dopo la pensione, per raffinare un talento già espresso in sordina, segue il quinquennio serale del Liceo Artistico Barabino.
È stata membro della sezione genovese Ucai (Unione Cattolica Artisti Italiani) e con la piccola galleria gaviese ha un profondo legame artistico e affettivo: ha esposto in collettive e partecipato a eventi di rilievo quali la 16esima edizione di ArteGenova 2020 e la rassegna Echi di Arte Viva, collaterale alla 57esima Biennale di Venezia 2017, al Centro Culturale San Vidal, a due passi da piazza San Marco.
Nella presente personale propone dunque marine, tramonti, scorci di campagna o abitati, percorsi cari al cuore come i volti dipinti, visi frequentati, familiari, amici; o le nature morte, segni di un quotidiano domestico. Prevale un’estetica di realismo naturale, una tecnica in cui si alternano olio, tempera e acquarello, uno stile contaminato dalla convergenza di eredità impressioniste, tracce di macchiaioli e puntinismo. In questi quadri la realtà è prima di tutto un’esperienza di sensi e sentimenti, tradotti negli spazi pittorici in fremiti di colore, respiri di luce.
L’opera di Marcella Sarperi, perciò, appare attraversata da una poetica visiva quanto mai attuale, in un momento in cui anche gli eventi culturali sono assetati di fisica presenza, di corpi, voci, occhi e mani dei visitatori, dopo il lungo periodo di remota distanza, di rapporti metafisici e stimoli concettuali. I dipinti esposti e l’allestimento portano invece movimento, raccontano umori, sentori, odori, rumori e suoni di un comune, consueto e straordinario, vivere.
Nel rispetto delle misure di sicurezza anti contagio vigenti, la mostra sarà visitabile da oggi al 27 giugno, in Corte Zerbo, da venerdì a domenica, con orario 16.30-19.00 e ingresso libero.