«Frutta e verdura al top grazie ai miei lombrichi»
Il singolare hobby di Laura Coscia: «Questi piccoli animaletti trasformano i nostri scarti in humus prezioso per le piante»
NOVI LIGURE — «Il mio hobby? Allevare lombrichi fetidi». Detta così non è che suoni proprio bene, ma in realtà i vermi che Laura Coscia cura nel proprio orto di sgradevole hanno solo il nome. «L’Eisenia Foetida è un animaletto utilissimo per l’uomo e per l’ambiente – dice la 39enne novese – E non puzza affatto. Anzi, l’humus che produce dalla digestione delle sostanze organiche, oltre a essere molto fertile e ricco di elementi nutritivi per le piante, ha un buon odore di sottobosco».
Ma perché qualcuno dovrebbe decidere di allevare lombrichi? «Negli anni Ottanta era un’attività piuttosto in voga, ultimamente è rinata grazie alla maggior sensibilità nei confronti della natura – dice Laura, ex lavoratrice della Pernigotti ora dipendente di un’azienda dolciaria di Gallarate – L’Eisenia Foetida e l’Eisenia Andrei “digeriscono” i nostri scarti alimentari e li trasformano in humus. Il compost così ottenuto può essere usato come fertilizzante per le piante. Ne basta veramente un pizzico, tanto è nutriente, ma comunque il lombrico ogni giorno mangia per dieci volte il proprio peso. Ed è molto veloce: i rifiuti organici non hanno neanche il tempo di cominciare a puzzare».
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Da quando utilizza l’humus, Laura giura di ottenere frutta più gustosa, verdura migliore e piante più sane, senza dover utilizzare sostanze artificiali. E così ha deciso di diffondere le buone pratiche legate a questa forma di agricoltura casalinga del tutto naturale: ha aperto un profilo Instagram, “Lombricola”, che ha già diverse centinaia di fan e da cui dispensa consigli e tecniche di allevamento e attraverso cui racconta la propria esperienza.
«Mi piacerebbe creare una rete di persone con questa stessa “passione” e quindi cerco di aiutare chi mi contatta attraverso la mia pagina». Nel corso degli ultimi anni sono nate anche diverse aziende agricole che si occupano proprio di questo singolare tipo di allevamento, come “Il lombrico infinito”, aperta dal novese Ruben Gemme a Cassine, o “Lombricoltura clandestina” a Sezzadio.