Svelati i nomi dei professionisti che vorrebbero far fallire il Cit
NOVI LIGURE – È partita da un esposto alla Guardia di Finanza presentato da Christian De Fazio la vicenda giudiziaria per cui domani, al Tribunale civile di Alessandria, ci sarà la verifica per appurare se sussistono le condizioni per chiedere il fallimento del Cit.
La vicenda dai contorni misteriosi è stata chiarita nel corso dell’audizione dell’attuale amministratore delegato in commissione consiliare bilancio del Comune di Novi Ligure. A Silvio Mazzarello è stato chiesto da cosa derivasse la preoccupante richiesta e lui ha risposto che non poteva dare delucidazioni, perché i fatti risalgono all’epoca in cui lui non era nel ruolo.
A quel punto ha chiesto la parola il consigliere Francesco Bonvini, il quale ha confermato che i fatti risalgono ai due mesi in cui lui era stato amministratore unico dell’azienda di trasporti pubblico con nomina politica effettuata dall’assemblea dei soci, poi non ratificata non avendo ottenuto l’autorizzazione da Rfi, l’azienda per cui lavora: «Non essendo un esperto di contabilità – ha spiegato Bonvini – mi sono affidato a persone competenti in materia per cautelarmi, rivolgendomi a Christian De Fazio che è un contabile e a Stefania Gambacorta che è un’amministratrice delegata di un’azienda con più di 600 dipendenti. Non ho mai dato incarico di consulenza, ma ho detto ai due che se io fossi diventato a tutti gli effetti amministratore unico del Cit, loro avrebbero avuto incarico dirigenziale nell’azienda».
Bonvini non è mai diventato amministratore unico del Cit, ma Christian De Fazio ha preteso il pagamento e lo sollecita con l’esposto che sarà argomento dell’udienza di domani in tribunale.