I cannoncini anti cinghiale turbano il sonno dei novesi
L'utilizzo notturno di questi apparecchi è vietato da un regolamento. Ma gli agricoltori sono esasperati dai danni degli ungulati
NOVI LIGURE — Da qualche settimana le notti dei novesi sono turbate da botti che si ripetono a ritmo piuttosto sostenuto. A generare gli scoppi sono uno o più cannoncini dissuasori per animali installati nei campi della zona.
Da tempo gli agricoltori denunciano la presenza massiccia di ungulati che rovinano i campi coltivati e uno dei sistemi per tenerli a bada è appunto l’utilizzo di questi apparecchi che provocano botti in grado di allontanare uccelli, cinghiali e caprioli.
Per quanto riguarda Novi Ligure, all’utilizzo dei cannoncini dissuasori è dedicato un articolo del regolamento comunale per la disciplina delle attività rumorose. L’impiego dei dispositivi è consentito solo dalle 7 del mattino alle 9 di sera, ad almeno 500 metri dalle abitazioni e tra un botto e l’altro non possono passare meno di 10 minuti. Di notte quindi l’uso dei cannoncini è vietato (ma altri Comuni potrebbero avere regolamenti diversi).
Si tratta di un parziale controsenso, visto che i cinghiali scorrazzano soprattutto nelle ore buie. E il problema degli ungulati è serio. Nei primi cinque mesi del 2021, i danni provocati alle coltivazioni in Piemonte sono aumentati del 63 per cento rispetto all’anno precedente. Un flagello quotidiano che esaspera gli agricoltori.
Il servizio completo sul Novese in edicola