Pernigotti, c’è l’intesa: un altro anno di “cassa” in attesa del rilancio
Sullo stabilimento novese sono previsti investimenti per circa 4 milioni di euro
NOVI LIGURE — Raggiunto l’accordo tra Pernigotti, sindacati e ministero: i lavoratori potranno usufruire di altri 12 mesi di cassa integrazione per riorganizzazione, senza esuberi. Nel frattempo, proseguirà l’ammodernamento dello stabilimento di Novi Ligure, con l’arrivo di alcune linee di produzione che attualmente si trovano altrove.
In estrema sintesi è questo il contenuto dell’intesa raggiunta oggi dopo il vertice con il ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico. Sul tavolo l’esame congiunto del piano di rilancio della nota azienda dolciaria che prevede investimenti per oltre 4 milioni di euro e ulteriori 12 mesi di cassa integrazione finalizzati alla riorganizzazione degli stabilimenti produttivi e a scongiurare l’esubero di circa 90 dipendenti dei siti di Novi Ligure e Milano.
«Il risultato raggiunto prevede un piano di investimenti che anzitutto continua a garantire i livelli occupazionali», spiegano i segretari provinciali della Fai Cisl Enzo Medicina e della Flai Cgil Raffaele Benedetto. «Tali investimenti porteranno lo storico stabilimento ad avere interventi strutturali che permetteranno non solo di potenziare la produzione ma anche di trasferire a Novi alcune produzioni che oggi vengono effettuate altrove. Questo piano punta a far diventare la fabbricazione dei prodotti a marchio Pernigotti continuativa e non più legata alla stagionalità. Fondamentale sarà la formazione dei lavoratori, indispensabile per una riqualificazione e crescita professionale».
Avvertono però i sindacati: «La vertenza non è ancora chiusa e auspichiamo che questo percorso possa davvero traghettare definitivamente l’azienda fuori da questo lungo periodo di crisi».