Tassa rifiuti, in autunno scatta l’aumento. «Ma dal prossimo anno andrà meglio»
Per le abitazioni rincaro di quasi il 10 per cento, si passa da 2,80 a 3,07 euro al metro quadrato. Prima scadenza il 30 settembre
NOVI LIGURE — Aumenti in vista per la tassa rifiuti: le bollette che gli abitanti di Novi Ligure si ritroveranno a pagare il prossimo autunno saranno più care di quasi il 10 per cento. La quota a metro quadrato per le utenze domestiche, infatti, passerà dai 2,80 euro del 2020 ai 3,07 euro di quest’anno (+9,6 per cento). Lo ha deciso il consiglio comunale, insieme alle tre scadenze previste: 30 settembre, 30 novembre e 31 dicembre.
L’assessore al Bilancio Maurizio Delfino ha spiegato che si tratta di una scelta obbligata, perché nel 2019 e nel 2020 il gettito non è stato sufficiente a coprire tutti i costi della gestione rifiuti e il Comune ha dovuto “ripianare” i conti rispettivamente con 450 mila e 925 mila euro. Le previsioni a inizio anno erano ancora peggiori: la quota messa in preventivo era 3,27 euro a metro quadrato, ma è rimasta solo sulla carta.
La differenza rispetto al 2020 sarà invece minima per le utenze non domestiche: gli studi professionali passeranno ad esempio da 8,15 a 8,02 euro al metro quadrato, i negozi da 8,42 a 8,45, gli alimentari da 12,63 a 12,58. «Nel corso dell’anno – ha annunciato Delfino – sarà emesso un bando per accedere a 339 mila euro di contributi governativi a favore delle aziende che sono rimaste chiuse a causa del Covid» e che quindi potranno essere usati per ridurre l’impatto della tassa rifiuti.
I Democratici hanno votato contro l’aumento delle tariffe, anche se con Rocchino Muliere hanno sottolineato che «dal prossimo anno, quando la tariffa puntuale sarà a regime, le famiglie pagheranno in base alla quantità di rifiuti effettivamente prodotti e dunque ci sarà una ripartizione più equa».
La capogruppo M5s Lucia Zippo ha puntato il dito contro l’aumento dei costi per la gestione rifiuti, passati in pochi anni da 5,9 a 6,6 milioni di euro. «Inoltre manca la caccia all’evasione», ha detto.
Quanto ai costi, i principali sono costituiti da 3,9 milioni a favore di Gestione Ambiente per la raccolta e il trasporto, 1,7 milioni a Srt per lo smaltimento in discarica, 176 mila euro per la parte amministrativa e 550 mila euro per gli accantonamenti previsti per legge. Ci sono poi da considerare diverse centinaia di migliaia di euro per agevolazioni (come lo sconto concesso a chi abita da solo).
La capogruppo della Lega Luisa Baruffa ha rimarcato che «il 2021 costituisce il momento di transizione alla nuova raccolta differenziata “porta a porta”, dal prossimo anno la situazione migliorerà».
Alla fine, il provvedimento è passato con i voti favorevoli di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, l’astensione di Solo Novi e il no di Democratici e Cinque Stelle.