Ex Ilva: presidio in strada dei lavoratori in sciopero
NOVI LIGURE – I dipendenti di Acciaierie d’Italia che lavorano nello stabilimento ex Ilva di Novi Ligure, come i loro colleghi di tutta Italia, sono in sciopero e stanno manifestando – ha spiegato Salvatore Pafundi della segreteria Fim Cisl Alessandria Asti – «per sollecitare il Governo a incidere nella nuova società, alla quale partecipa tramite Invitalia, con interventi negli stabilimenti e ripristino degli organici. A Novi ci sono cento dipendenti in meno rispetto all’accordo del settembre 2018».
Stamane i lavoratori si sono radunati davanti alla portineria del sito, poi hanno formato un corteo con in testa i sindacalisti e il sindaco Gian Paolo Cabella, per raggiungere la zona di carico e scarico merci, da dove hanno raggiunto la rotatoria tra viale Unione Europea e strada per Bosco Marengo per spiegare ai passanti le ragioni della protesta. Ha parlato Federico Porrata, esponente della Fiom Cgil nella rappresentanza sindacale unitaria, che ha parlato con la colonna sonora dei clacson di auto e tir che chiedevano di passare.
Anna Poggio della segreteria provinciale della Fiom Cgil sottolinea che «per noi è importante dare un segnale all’azienda che abusa dell’utilizzo della cassa integrazione che pesa sullo stipendio dei lavoratori e poi dichiara gli utili».
Durante la manifestazione è arrivata da Roma a Novi Ligure la notizia della revoca delle tredici settimane di cassa integrazione ordinaria che sarà sostituita dalla cassa post Covid voluta dal ministro del Lavoro Andrea Orlando e alla quale possono ricorrere le aziende con più di mille dipendenti.