Carlo Massa: «La svolta per il Forte: finalmente l’ascensore»
Intervista al sindaco: «Il Cit? Scelta oculata. E il porta a porta per i rifiuti rappresenta un cambiamento epocale»
GAVI — «Amo Gavi, anzi amo la gaviesità», così il sindaco Carlo Massa riassume quello che è il sentimento che lo spinge ad operare per quella che è definita la “perla della Val Lemme”, senza, però, dimenticare che è fondamentale la collaborazione con il territorio e con i Comuni confinanti per valorizzare e far crescere questo angolo della provincia di Alessandria.
— Sindaco, a settembre è un anno dalla sua elezione a primo cittadino di Gavi, come sono stati questi primi 12 mesi, per altro, vissuti in un momento molto particolare vista la pandemia?
«Non nego che ci siamo trovati in difficoltà. La pandemia ci ha penalizzato e anche molto, purtroppo. Ciò nonostante abbiamo messo in cantiere progetti importanti che stiamo mettendo a punto proprio in queste settimane, non tralasciando, però, il quotidiano cioè la manutenzione ordinaria della città come la pulizia, le strade, l’illuminazione».
— Rimaniamo ancora un momento sulla pandemia: lo ritiene un segno negativo o positivo il fatto che stiano chiudendo i centri vaccinali nei Comuni più piccoli?
«Proprio in questi giorni ho ricevuto il ringraziamento del dottor Vercellino per l’efficienza del nostro centro vaccinale. Abbiamo inoculato 3000 vaccini. Quello di Gavi è stato uno fra i primi centri aperti, grazie alla collaborazione della sezione gaviese della Cri e della protezione civile. Abbiamo esaurito il nostro compito, in maniera eccellente».
— A Gavi ha preso l’avvio il nuovo servizio di raccolta “porta a porta spinto”, quali le criticità che si stanno affrontando?
«Abbiamo avuto diversi incontri con la popolazione e con Gestione Ambiente per spigare le nuove modalità. Si tratta di un cambiamento epocale e come tutti i cambiamenti porta con sé delle difficoltà. Bisogna avere pazienza e passo passo risolvere le varie questioni che emergono».
— Veniamo ad un problema spinoso: il Cit. Ora si sta attendendo la decisione del tribunale riguardo all’istanza di fallimento. Il Comune di Gavi ha abbandonato il Consorzio già da tempo ma il trasporto pubblico locale è un servizio essenziale che deve essere garantito dall’amministrazione comunale, come vi siete organizzati?
«Credo che lasciare il Cit sia stata una scelta oculata, la Corte dei Conti ci aveva sollecitato a esaminare questa eventualità, e così abbiamo fatto. Siamo stati criticati per questa nostra decisione ma come giustifichiamo ai nostri cittadini il finanziamento di un ente in perdita? Comunque il trasporto pubblico è garantito dalla regione. Ora vedremo cosa accadrà quando arriverà il partner privato, fermo restando che i dipendenti vanno salvaguardati».
— Gavi ha subito danni ingenti a causa delle alluvioni, a che punto è il piano idrogeologico?
«I lavori stanno procedendo abbastanza speditamente, presto spero di togliere le ordinanze di non agibilità».
— Gavi dal punto di vista turistico è sempre stata una meta privilegiata, quali le iniziative che promuoverete nell’estate?
«Innanzitutto voglio sottolineare che in questa settimana firmeremo la convenzione con la Sovrintendenza per realizzare un ascensore per il Forte (2 milioni di euro di fondi statali), struttura che va ulteriormente valorizzata. Il Forte sarà protagonista con due eventi: il concerto di Vinicio Capossela domani e il 5 agosto concerto di jazz. E per San Giacomo avremo fuochi d’artificio e fiera».