Un edificio, tre chiese: alla scoperta della storia della Collegiata
Stasera i volontari di "Chiese aperte" saranno a disposizione del pubblico per raccontarne
NOVI LIGURE — Nella settimana in cui si celebra la festa della Madonna Lagrimosa, i volontari di “Chiese Aperte” saranno presenti questa sera alle 21.45 alla Collegiata di Novi Ligure, per il racconto di un edificio sacro che, in realtà, ne vale tre.
L’aspetto che noi immediatamente apprezziamo, quello di una chiesa barocca completata nelle forme attuali a cavallo tra XVII e XVIII secolo, nasconde infatti tracce di un edificio medievale (che i lavori voluti da don Franco Zanolli hanno messo in luce) all’interno del quale possiamo immaginare il Crocifisso del XV secolo e, ovviamente, la statua della Madonna Lagrimosa.
Non solo: in Collegiata sono stati ricollocati i tre altari marmorei e le tre pale dipinte provenienti dalla chiesa del collegio San Giorgio a cui fu cambiata destinazione d’uso per effetto delle leggi volute dall’allora Regno d’Italia contro gli ordini religiosi. Come la chiesa di San Pietro, che custodisce statue e dipinti provenienti dalla distrutta chiesa del Carmine, anche la Collegiata ha permesso la conservazione di opere d’arte che, altrimenti, sarebbero andate perdute.
La visita, che è gratuita e non richiede prenotazione, inizierà dopo la messa della Novena della Madonna Lagrimosa: per partecipare, occorre attenersi alle regole (uso della mascherina, distanziamento) vigenti per le funzioni religiose.