Il panificio chiude dopo 40 anni: «Lavoro di sacrificio e passione»
Fondato nel 1981 da Mauro Bava, era diventato una piccola istituzione dell'alta valle
BORGHETTO BORBERA — Dopo quarant’anni chiude il panificio Bava, a Borghetto Borbera. Un vero e proprio punto di riferimento del paese, che dal 1981, in maniera praticamente ininterrotta, rifornisce di pane non solo Borghetto, ma anche diversi centri dell’alta valle.
«Lo abbiamo deciso davvero a malincuore – dice Maria Casetto, 62 anni, titolare del forno insieme al marito Mauro Bava, suo coetaneo – Purtroppo è arrivata anche per noi l’età della pensione e quello del panettiere è un lavoro di sacrificio e di passione, speriamo di poter trasmettere la nostra tradizione a qualcuno di più giovane».
Maria e Mauro, infatti, hanno deciso di proseguire l’attività fino al 31 dicembre. Nel frattempo, stanno cercando un “erede”: «Questo panificio in paese è una piccola istituzione, ci dispiacerebbe che se ne perdesse la memoria e che tutti i sacrifici fatti in passato finissero così, con una saracinesca chiusa».
Maria Casetto ricorda bene gli anni “da pioniere”, quando il pane veniva cotto a Borghetto e poi portato un po’ in tutta l’alta val Borbera. «Una volta abbiamo realizzato una torta per un importante matrimonio, ricordo ancora che aveva quasi un metro di diametro ed era talmente alta che per trasportarla abbiamo dovuto imbragarla sul furgone».
Parlare con Maria è difficile, i clienti entrano ed escono in continuazione, aspettando fuori il proprio turno in base alla normativa contro il coronavirus. Tutti si danno del “tu”: «Dopo tanti anni, i miei clienti ormai sono diventati amici. Sarà un grande dispiacere non vederli più quotidianamente». E chissà se Maria lascerà a qualcuno la ricetta del salame dolce, uno dei dolci più apprezzati qui a Borghetto: «È stata tramandata in famiglia e per ora la custodisco molto gelosamente», scherza lei, che però alle tradizioni è particolarmente attaccata: «Credo che il nostro sia uno degli ultimi forni dei dintorni che, in tanti anni, non è mai passato di mano ed è sempre stato gestito dal medesimo proprietario».