Esce proprio oggi in tutti gli store online il terzo nuovo album dei ‘Plenilunio’, gruppo i Acqui Terme nato oltre 40 anni fa (era il 1977) e che ha mantenuto il suo stile prog rock italiano, nonostante qualche ‘licenza’ verso il pop.
Ma l’impronta dei primi tempi è rimasta anche ne “Il gioco imperfetto” – pubblicato da Scintille by Sciopero Records – in cui i testi mantengono lo stile cantautorale e intimistico di sempre, in stile Genesis o Pfm, fino ad accenni di Pink Floyd. I sentimenti sono al centro di liriche ricercate, con spunti interessanti che rendono godibili i brani. I quali sono accentuati dalle musiche originali e avvolgenti, in un tutt’uno con gli stati d’animo descritti nelle nove tracce, di cui una solo strumentale.
Le atmosfere che si percepiscono riportano ad un’altra dimensione fatta di amori, paure, vita vissuta e ricordi indelebili. L’ascoltatore riesce a percepirli e a farli propri, idealizzandoli come in un quadro nel momento della creazione.
La band è composta dal frontman Roberto Maggiotto, Valter Camparo alle tastiere, Roberto Camparo (basso), Davide Pronzato (chitarra), Antonio Pirrone (batteria). Quest’ultimo è un nuovo componente rispetto a “Vivo controvento”, il disco del 2017 che seguiva alla prima raccolta del 2012, ‘Respiri lunghi 1000 miglia’. Tutti e tre gli album sono autoprodotti e registrati sempre nell’Acquese. Sono disponibili sia sulle piattaforme online sia in versione CD. In attesa di riprendere a suonare dal vivo, vero habitat della band che dà il meglio di sé sul palco.
Anche la copertina de “Il gioco imperfetto” è un pezzo unico: raffigura un quadro del pittore acquese Piero Racchi, artista a tutto tondo essendo stato anch’egli musicista e paroliere.