È già possibile richiedere il rimborso delle spese sostenute in estate per la sanificazione contro il Covid-19. C’è tempo fino agli
inizi di novembre per recuperare gli investimenti sanitari grazie al ‘bonus sanificazione’. Scopriamo come grazie allo Studio Ivaldi.
In cosa consiste il bonus sanificazione?
Il bonus è pari al 30% delle spese sostenute per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti, per la somministrazione di tamponi per Covid-19.
Entro quando è possibile chiederlo?
La richiesta va fatta entro il 4 novembre 2021. Attenzione: il rimborso si riferisce alle spese di giugno, luglio e agosto 2021. La comunicazione deve essere presentata all’Agenzia delle entrate, in via telematica, utilizzando il modello ministeriale, direttamente dal beneficiario o tramite un intermediario abilitato mediante: i canali telematici o il servizio web dell’Agenzia delle Entrate. A seguito della presentazione della comunicazione è rilasciata una ricevuta che ne attesta la presa in carico, ovvero lo scarto a seguito dei controlli formali dei dati in essa contenuti.
Chi può richiederlo?
Gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni, gli enti non commerciali, compresi quelli del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, le strutture ricettive extra-alberghiere a carattere non imprenditoriale (bed&breakfast).
Come viene erogato e di che cifre parliamo?
L’Agenzia delle Entrate riconosce un credito d’imposta, fino ad un massimo di 60.000 euro per ciascun beneficiario, nel limite complessivo di 200 milioni di euro per l’anno 2021.
Quali sono le spese ammissibili?
Le spese sostenute per sanificazione degli ambienti, quelle per l’acquisto di tamponi, termoscanner, tappeti o vaschette decontaminanti, l’acquisto di DPI, detergenti e disinfettanti, fino a dispositivi di sicurezza come schermi protettivi e barriere. Sono comprese anche le spese di installazione. C’è da sapere che l’Agenzia determinerà la quota percentuale dei crediti effettivamente fruibili, in rapporto alle risorse disponibili.
Per ulteriori informazioni su come fruire del credito d’imposta o su casi specifici:
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