Originario di Serravalle Scrivia, è stato uno dei pittori più importanti a livello internazionale della provincia
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Le favole disegnate di Vito Boggeri tra incanto e poesia
Ad Arquata Scrivia in mostra le illustrazioni dell'artista serravallese scomparso lo scorso anno ispirate alle "Fiabe italiane" di Italo Calvino
ARQUATA SCRIVIA — “Fiabe italiane” è una raccolta di favole della tradizione del nostro paese, selezionate e riscritte da Italo Calvino e pubblicate per la prima volta da Einaudi nel 1956. Sono storie fantastiche, riconducibili a leggende e credenze popolari tramandate nei secoli, che Calvino stesso definì come un inesplorato “mondo sottomarino” tutto da riscoprire e da valorizzare. L’artista Vito Boggeri, scomparso a dicembre dello scorso anno, dai primi venticinque racconti delle “Fiabe italiane” di Calvino ha tratto un corpus di illustrazioni in esposizione a Palazzo Spinola, sede del Comune di Arquata Scrivia, nella prima personale postuma dedicata al pittore serravallese, che sarà inaugurata sabato 30 ottobre alle ore 16.00.
Favole disegnate di Vito Boggeri
La mostra, che si intitola “Favole disegnate” ed è curata da Carlo Pesce e Iudica Dameri, rientra in un progetto dell’amministrazione comunale arquatese dedicato alla valorizzazione della fiaba come strumento culturale e didattico, intrapreso all’inizio del 2020 e poi interrotto a causa dell’emergenza sanitaria.
L’idea risale al 2019 quando, dopo un incontro tra Vito Boggeri e l’assessore alla Cultura Nicoletta Cucinella, il Comune di Arquata accolse con entusiasmo quello che resterà l’ultimo progetto creativo di uno tra gli artisti più visionari e originali della nostra provincia.
Vito Boggeri, la potenza delle immagini
Quali soggetti potevano intrigare maggiormente l’immaginario di Vito Boggeri? Nella struttura narrativa delle favole le esistenze degli uomini, degli animali e delle cose si intrecciano alla magia, il tempo perde la sua connotazione reale e ogni elemento racchiude in sé un valore o un simbolo e ne è portatore universale. Così è anche il linguaggio espressivo di Vito Boggeri che, attraverso la raffigurazione e la trasformazione di ricordi e quotidianità, di passato e presente, ci conduce attraverso le trame di quei racconti fantastici e senza tempo.
Con il suo segno aspro e graffiante, nella sua personale interpretazione di Giovannin senza paura, Il bastimento a tre piani, Il pastore che non cresceva mai, Naso d’argento – sono alcuni titoli delle fiabe illustrate – Vito Boggeri ci restituisce una galleria di immagini potenti e permeate di grande poesia, pur senza perdere quello sguardo ironico che lo contraddistingueva e che sottolinea, in maniera a volte tragica e a volte comica, ogni caratterizzazione dei personaggi, degli oggetti e del paesaggio.
Chi è Vito Boggeri
Nato a Serravalle Scrivia nel 1939, Vito Boggeri è stato uno dei maggiori artisti della provincia nella seconda metà del Novecento. Autodidatta, si è avvicinato giovanissimo alla pittura e durante il suo percorso artistico ha attraversato diverse esperienze: dall’arte povera alla performance, dalla fotografia e la videoarte alla figurazione. Ha esposto in importanti gallerie italiane e internazionali, tra cui la Franklin Fornace di New York, e nel 2011 ha partecipato alla Biennale di Venezia nel Padiglione Liguria. Gli ultimi anni della sua vita li ha trascorsi tra Roncoli in val Borbera e Sanremo, dov’è mancato il 10 dicembre 2020.