Con l’aumento dell’età media oggi cresce il numero di pazienti che ricorrono alle protesi di anca e ginocchio. La patologia può
essere di natura traumatica o degenerativa e la chirurgia aiuta a migliorare la qualità della vita, soprattutto se si riesce ad
intervenire in tempo.
Antonello Della Rocca, è uno esperto del settore. Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Roma “La Sapienza” e specializzato in Ortopedia e Traumatologia, lavoro presso l’Humanitas di Rozzano (Milano), punto di riferimento per il trattamento delle patologie dell’anca e del ginocchio al fianco con il professor Guido Grappiolo.
La chirurgia dedicata all’anca e ginocchio è un settore che coinvolge un numero sempre maggiore di pazienti e richiede un costante aggiornamento su tecniche chirurgiche e materiali utilizzati.
Non sono infatti solamente gli anziani che ricorrono alla chirurgia protesica, ma un numero sempre maggiore di persone di mezza età, e anche più giovani, traumatizzati per incidenti, sport o per lavori usuranti. In questo settore è fondamentale l’aggiornamento su tecniche chirurgiche e materiali per le protesi, come ad esempio la chirurgia robotica, che ci permette di raggiungere massima accuratezza chirurgica, accessi chirurgici mininvasivi utili per risparmiare tessuto osseo e muscolare ed aver un minor rischio infettivo, oltre ad aver un risvolto estetico.
Fondamentale è il fast track, con un veloce decorso postoperatorio, rimettendo in piedi il paziente già nella stessa giornata dell’intervento con un valido recupero delle sue funzionalità e una significativa diminuzione dei tempi di ricovero. Un altro ruolo importante è dato dalle terapie infiltrative, in particolare quelle che prevedono l’infiltrazione di acido ialuronico.
E’ un trattamento conservativo che può associarsi alla fisioterapia, che porta alla riduzione del dolore ed aumento della funzionalità, controllando la progressione del processo patologico, in grado di procrastinare l’impianto protesico. E’ il trattamento più diffuso nell’approccio delle diverse malattie dell’apparato osteo-articolare soprattutto le articolazioni di carico come il ginocchio e l’anca con metodica ecoguidata. Il suo razionale è sfruttare al meglio la specifica azione farmacologica della sostanza impiegata, sia sulla sintomatologia dolorosa sia sui meccanismi della malattia.
Oggi la tecnologia ci mette a disposizione un ampio ventaglio di soluzioni, come le protesi al titanio di ultima generazione, mentre per gli anziani quelle cementate rappresentano ancora una scelta molto valida. Ma la vera differenza lo fa la “mano” del chirurgo il vero valore aggiunto di ogni intervento: L’esperienza e la perizia nell’operare può dare di più, anche in ragione della ripresa post operatoria. Oggi le tecniche mini invasive ci danno un grande aiuto, ma è bene sempre affidarsi ad un bravo specialista.
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