Il ricordo di Marco, Matteo, Antonino e dei Caduti dei Vigili del Fuoco
La celebrazione in Duomo a due anni dalla tragedia di Quargnento
ALESSANDRIA – Alessandria rende omaggio ai Vigili del Fuoco che il 5 novembre 2019 hanno perso la vita nello scoppio della cascina di Quargnento.
Marco Triches, Matteo Gastaldo e Antonino Candido (Nella foto), “si sono esposti al rischio e hanno scelto di farlo” questo deve essere un insegnamento ha sottolineato il vescovo Guido Gallese.
Alle 17 di oggi, in Duomo, è stata celebrata una messa per tutti i pompieri morti in servizio alla presenza dei famigliari, delle massime autorità cittadine (col comandante del Comando di Alessandria, Mariano Guarnera, e il suo vice, l’ingegner Riccardo Briante) delle forze dell’ordine, dei colleghi, di tanti cittadini e delle organizzazioni del soccorso (Croce Rossa, Croce Verde , 118, Avis Valenza).
È stato Roberto Pascoli (nella foto sotto – per tanti anni responsabile della Pg dei Vigili del Fuoco) a leggere un passo delle Sacre Scritture.
Oggi e il giorno del ricordo, della commemorazione.
Marco, Matteo, Antonino. Ma anche Paolo Sperico e Pala Bachisio.
Il drammatico elenco dei Caduti
Pala Bachisio morì venticinque anni fa.
Il 10 novembre 1996, in una fredda e nebbiosa sera, al centralino dei Vigili del Fuoco di Casale Monferrato arriva la richiesta di soccorso per un incendio divampato in una abitazione della Val Cerrina.
Partì l’autopompa con il suo equipaggio per un servizio come tanti, spegnere un incendio con l’entusiasmo e la passione di sempre, ricorda Roberto Pascoli.
L’autopompa procedeva in sirena, ma in “una maledetta curva alla periferia della città si verificò l’incidente”.
Tre vigili rimasero feriti in modo grave ma non in pericolo di vita, per Pala Bachisio giovane pompiere da poco in servizio al Distaccamento le cose andarono diversamente. Fu trasferito al reparto rianimazione dell’ospedale di Alessandria: fatale fu la lesione al torace forse provocata dalla bombola d’aria dell’autorespiratore.
Morì dopo poco, e con un altro immenso gesto di altruismo, l’anziana mamma e i fratelli decisero di donare i suoi organi.
E il 10 novembre 2021, l’Associazione Nastro Tricolore ricorderà questo ragazzo, “partito dal suo paese in mezzo alle risaie del Monferrato in una sera di autunno inoltrato e mai più tornato”.
In questi giorni sono stati ricordati altri Vigili del Fuoco caduti nell’adempimento del dovere, in particolare Matteo, Marco e Antonino nel 2° anniversario del tragico evento di Quargnento, ma l’elenco purtroppo è lungo, scrive Pascoli.
Come non ricordare Paolo Sperico Vigile del Fuoco morto sull’autostrada A26 durante le operazioni di soccorso per un incidente stradale, il Capo Squadra Bartolomeo Califano durante l’alluvione del 2000 a Ivrea , il Vigile Ausiliario Russelli Carmelo (dicembre 1970) in soccorso sulla SS.10, l’intera squadra in soccorso dei civili nell’agosto 1940 alla cascina Pistona in seguito al bombardamento alleato Luigi Barzizza, Tripolini Buffa, Luigi Scapolan, Giuseppe Straneo e Mario Volanti.
Associazione Nastro Tricolore
In questi giorni tradizionalmente dedicati al ricordo dei Defunti e ai Caduti di tutte le guerre, poi, l’Associazione Nastro Tricolore (di cui è presidente Pascoli) rivolge il doveroso affetto verso tutti coloro che ogni giorno in uniforme servono la Nazione per il bene comune e la serenità dei concittadini.
Un ricordo anche agli Agenti della Polizia di Stato Matteo Demenego e Pierluigi Rotta (Trieste), al sovrintendente della Polizia di Stato Emanuele Petri caduto in attentato delle BR (treno Firenze –Roma), il brigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega ucciso a Roma, e non certo per ultimi i Caduti di Nassyria (12 novembre 2003).