Anna Gozzo in mostra a Palazzo Spinola, «con Novi nel cuore»
L'artista inaugura domani l'esposizione nell'androne dello storico palazzo di via Marconi, grazie a Gianni Castellani
NOVI LIGURE — L’artista Anna Gozzo espone per la prima volta nella sua Novi Ligure. Figlia di una nota famiglia di commercianti novesi, ha all’attivo numerose esperienze artistiche e professionali. Ma prima d’ora, però, si era presentata al giudizio dei suoi concittadini. L’occasione è arrivata grazie a Gianni Castellani: l’ingegnere novese attivo in numerose associazioni di volontariato e di promozione locale ha voluto coinvolgere Anna Gozzo in un progetto di rivitalizzazione del centro storico.
«Partiremo domani con l’inaugurazione della mostra intitolata simbolicamente “Novi nel cuore”, che sarà allestita nell’androne di Palazzo Spinola, in via Marconi», dice Castellani.
Le “sorelle di affetti” di Anna Gozzo
«Sarà un piccolo ma significativo evento – spiega Gozzo – Anche a livello personale, perché in questo edificio ho frequentato le scuole superiori [fino al 1997 ha ospitato le “Pietrine”; ndr]. In mostra ci saranno molte figure femminili, che qualcuno ha definito “sorelle di affetti”. Ma sarà anche un modo per sottolineare il legame affettivo con la nostra città».
«Vorremmo che questo fosse un po’ un momento di rinascita – prosegue Castellani – Chissà che da questo esperimento anche altri proprietari di palazzi storici decidano di aprire le loro porte a iniziative di questo tipo. Novi ha bisogno di ripartire, di fare squadra, soprattutto ora che via Girardengo è stata rivitalizzata con cinema e teatro. C’è una grande ricchezza da sfruttare, a patto che tutti facciano la loro parte, a cominciare dagli imprenditori che forse dovrebbero mostrare un po’ più di coraggio e di intuito».
«Ho sempre avuto la passione per la pittura e il disegno, fin da bambina – racconta Anna Gozzo – Ma è solo vent’anni fa, con un laboratorio esperienziale, che ho scoperto questa vocazione. È come se delle parti di me fossero emerse, si fossero liberate. Ognuno di noi è in grado di comunicare attraverso il disegno, anche chi si crede negato. Certo, c’è bisogno di un percorso di crescita. Un po’ come per il nostro centro storico».
La mostra sarà inaugurata sabato 13 novembre alle 11.00, a Palazzo Spinola (via Marconi 37) e rimarrà aperta fino al 20 novembre. Ingresso libero.
Palazzo Spinola a Novi Ligure
Il palazzo di via Marconi, già contrada delle Monache, fu uno tra i molti che diversi membri della famiglia Spinola possedevano a Novi tra il Seicento e il Settecento. Per circa un secolo il palazzo fu assiduamente frequentato, ma le sue sorti seguirono poi quelle della politica subendo ingenti devastazioni durante la guerra di successione austriaca a cui fecero seguito importanti danni causati da una scossa di terremoto. Nel 1772 Gio Francesco III Spinola fece rinnovare l’apparato decorativo del palazzo commissionando 13 pitture attribuite ai vogheresi Giovanni e Antonio Muratori. Per mancanza di continuità ereditaria il palazzo venne messo al pubblico incanto nel 1818. Sede di sottoprefettura in periodo napoleonico, ospitò in seguito il provveditorato agli studi e dal 1857 la Società di mutuo soccorso. Dal 1872 al 1997 fu sede dell’istituto scolastico delle suore della Presentazione, le “Pietrine”. Nel 2004 fu venduto e adibito ad abitazione privata.