Truffe agli anziani, ecco i trucchi usati dai criminali
Carabinieri e Comune realizzano un opuscolo in cui sono riassunte le diverse modalità di truffa. Il caso più frequente? Il falso addetto
NOVI LIGURE — Carabinieri e amministrazione comunale di Novi Ligure schierati insieme contro le truffe agli anziani. Negli ultimi anni su tutto il territorio nazionale si è assistito a un crescendo di questa tipologia di reati: «Uno dei crimini più odiosi – hanno detto il sindaco Gian Paolo Cabella e il comandante della Compagnia Carabinieri di Novi Ligure, il maggiore Federico Smerieri – perché va a colpire una fascia particolarmente debole della popolazione».
Al di là del danno economico, talvolta gli anziani vittime di questi reati vanno incontro a un decadimento psicologico che accelera quello fisico (a tal proposito Cabella ha ricordato un evento accaduto a Novi nel 2017, quando un 81enne morì d’infarto dopo essere stato raggirato). A ciò si aggiunga che i malviventi quasi sempre rimangono impuniti, perché è estremamente difficile individuarli, e in ogni caso le pene sarebbero minime.
Per questo, l’unica vera difesa consiste nella prevenzione. Carabinieri e Comune quindi hanno realizzato un opuscolo informativo in cui – con parole semplici ed esempi concreti – sono state riassunte tutte le varie tipologie di truffe a cui più comunemente gli anziani sono soggetti. L’opuscolo, realizzato e stampato dagli uffici comunali sulla base delle indicazioni dell’Arma, sarà ora distribuito in città.
Scarica l’opuscolo anti-truffa
«I truffatori sono molto fantasiosi e si inventano sempre nuove forme di inganno – ha spiegato il maggiore Smerieri – Tuttavia le truffe agli anziani seguono spesso degli schemi noti. Questi malviventi agiscono in pochi minuti, quindi è importante conoscere “in anticipo” le modalità con cui riescono a raggirare il prossimo. Inoltre, è difficile che questi malviventi si “spingano oltre”, perché sanno che le conseguenze legali, ad esempio in caso di rapina, sarebbero molto più gravi».
Ecco perché quasi sempre è sufficiente che le vittime offrano un minimo di “resistenza” per far dileguare questi criminali: banalmente, basterebbe non aprire agli sconosciuti. E se qualcuno si presenta alla porta come addetto dell’acquedotto, del gas o addirittura delle forze dell’ordine, la frase magica per farli sparire è «chiamo il 112 per fare un controllo».
Dalle nostre parti in effetti la truffa più diffusa è quella del finto incaricato. «Ultimamente sono comparsi anche i finti sanitari – ha messo in guardia il maggiore Smerieri – C’è poi chi telefona a casa spacciandosi per un avvocato che deve pagare la cauzione per il nipote della vittima, finito nei guai a causa di un incidente stradale, e fa consegnare a un complice oro e contanti. Tra l’altro spesso il sedicente avvocato chiede anche di contare i soldi in anticipo, o di pesare i preziosi, perché non si fida del complice a cui verranno consegnati… E ancora la truffa della frutta, che è duplice: primo perché viene venduta frutta marcia a prezzi esorbitanti, e secondo perché spesso come resto vengono date banconote false».
È duplice pure il trucco della gomma sgonfia: la vittima viene derubata degli oggetti lasciati in auto e, se tra questi ci sono anche le chiavi di casa, i malfattori approfittano dello stop forzato del proprietario per svaligiare l’alloggio.
La prudenza quindi non è mai troppa, specialmente in questo periodo: complice il passaggio all’ora solare, che fa venire buio prima, i mesi di novembre e dicembre sono anche i preferiti dai topi d’appartamento.