Lupo: aumento dei branchi, ma da fermare sono le fake news
Con WolfAlps il punto sulla presenza in provincia. Primo obiettivo: monitorare la specie e combattere false notizie e allarmi ingiustificati
Tra i temi affrontati monitoraggio del lupo, rete escursionistica e fondi europei
BOSIO — Monitoraggio del lupo, rete escursionistica e fondi europei: sono i temi affrontati a Bosio con il vicepresidente della Regione Fabio Carosso, che ha fatto visita alla sede delle Aree protette dell’Appennino piemontese. Carosso, accompagnato dal consigliere regionale Daniele Poggio, ha incontrato il presidente dell’ente Danilo Repetto e una folta delegazione di amministratori locali.
Tra i progetti di cui si è parlato figura il Cammino del PiemonteSud, ambizioso itinerario che prevede il collegamento tra le aree protette e i siti comunitari Natura 2000 dell’Appennino con le altre aree protette del Piemonte, nell’ambito di un più ampio “Percorso del parchi” che metterà in rete tutte le aree protette della regione, con proposte ecoturistiche di tipo green e slow.
Lupo: aumento dei branchi, ma da fermare sono le fake news
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Si è affrontato anche il tema del monitoraggio del lupo nell’ambito del progetto europeo Life WolfAlps e in particolare del fenomeno dell’ibridazione per il quale è previsto una collaborazione tra le Aree protette dell’Appennino piemontese (ente associato al centro Grandi carnivori del Piemonte) e il Wolf Apennine Center. Si è infine parlato del programma Snai (strategia nazionale delle aree interne) utile per l’accesso ai Fondi Europei per il periodo 2021–2027.
All’incontro hanno partecipato Francesco Arecco, Giacomo Briata e Marco Moro (consiglieri dell’ente), Stefano Persano (sindaco di Bosio), Giuseppe Benasso (sindaco di Voltaggio), Bruno Aloisio (sindaco di Lerma), Franco Ravera (vice sindaco di Belforte Monferrato), Gianni Chiesa (consigliere a Carrega Ligure), Massimo Zucchi (consigliere a Lerma) e Giuseppe Coco (sindaco di Silvano d’Orba).
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