Proloco, nel nuovo direttivo Pozzolo e val Borbera. Ma è già lite
Settimio Siepe
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Massimo Brusasco  
20 Dicembre 2021
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06:10 Logo Newsguard
il caso

Proloco, nel nuovo direttivo Pozzolo e val Borbera. Ma è già lite

L'Unpli ha eletto il presidente provinciale, ma da Valenza denunciano irregolarità

ALESSANDRIA — L’Unpli (Unione nazionale Pro loco d’Italia) ha finalmente eletto il consiglio direttivo della provincia di Alessandria. Ma Settimio Siepe della Pro loco di Valenza, candidato alla presidenza sconfitto, denuncia irregolarità.

Non c’è proprio pace, dunque, per un’organizzazione che, nei mesi precedenti aveva conosciuto una sorta di diaspora con il “fuggi fuggi” di qualche personaggio di spicco, dunque, di alcune pro loco dell’alessandrino che si sono riunite in un’altra organizzazione (l’Ente Proloco Piemonte). Quelle rimaste hanno fatto la conta ma, a quanto pare, senza raggiungere il numero sufficiente (il minimo è 70) per formare una “federazione”. Da qui la protesta di Siepe, candidato alla presidenza con Sergio Poggio, segretario della Pro loco di Coniolo (e socio di quella di Occimiano) che ha vinto 63-13.

Sergio Poggio Pro loco Coniolo

Il nuovo direttivo

Il nuovo direttivo è composto, oltre che da poggio, dalla vicepresidente Luciana Viola della Pro loco di Pozzolo Formigaro e dai  consiglieri Maura Bergonzi (Roccaforte Ligure), Bruno Bisoglio (Cuccaro), Lorenzo Lanza (Garbagna), Marco Napolitano (Bandita di Cassinelle), Filippo Furiani (Sezzadio), Francesco Scarpino (Terruggia) e Fabio Testa (Carentino); i tre probiviri sono invece: Marcello Bussetti (Belvedere San Martino di Gavazzana), Helga Cappa (Coniolo) e Armandina Gruppo (Ponzano); nell’organo di controllo, Monica Manfredini (Serravalle Scrivia).

L’Unpli in Piemonte

Siepe lamenta il fatto che, malgrado mancasse il numero di 70, l’assemblea si sia tenuta lo stesso. E le accuse sono rivolte a Marina Vittone, Stefano Raso e Luca Manuelli, ovvero commissario regionale, vice presidente e segretario regionale: i tre sovrintendevano ai lavori. Siepe spiega anche che la sua candidatura è stata tenuta valida benché l’avesse ritirata proprio a causa del mancato raggiungimento delle 70 Pro loco aderenti.

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