Lavori alla scuola Rodari, il ministero rivuole i soldi: 17 euro
È la cifra risparmiata dal Comune di Novi Ligure durante i lavori, nel 2015. Da Roma ora la sollecitano
NOVI LIGURE — Negli anni scorsi, il ministero delle Infrastrutture ha erogato al Comune di Novi Ligure un contributo straordinario di quasi 150 mila euro, per lavori di messa in sicurezza alla scuola elementare Rodari. Nel 2015, per la precisione, nelle casse comunali sono confluiti 143.045,56 euro. Non un centesimo più, non un centesimo meno.
I soldi sono arrivati grazie al Piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici costruiti nelle zone soggette a rischio sismico, varato nel 2002, qualche mese dopo che il terremoto del Molise rase al suolo una scuola elementare a San Giuliano di Puglia, uccidendo 27 bambini e una maestra.
Il progetto di Novi era stato approvato nel 2014 e nel 2015 sono arrivati i soldi. Nel maggio 2020 il ministero ha rifatto i conti, scoprendo che il Comune per le opere di rafforzamento della struttura aveva speso 143.028,56 euro, cioè 17 euro in meno del contributo ricevuto. In pratica il Comune ha risparmiato 17 euro.
Non è una di quelle cifre che ti cambiano la vita. Cosa ci dovevano comprare con quei 17 euro? Magari un sacchetto di cemento? Quello pronto costa giusto 16 e 90. O quattro piastrelle? Un paio di matasse di fili elettrici?
Boh, comunque il ministero a quei 17 euro ci tiene particolarmente, tanto da aver mandato ben due richieste di pagamento al Comune di Novi per riaverli indietro, l’ultima delle quali a luglio di quest’anno.
Con atto firmato dal dirigente del «Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile – Dipartimento per le Opere pubbliche, le risorse umane e strumentali – Direzione generale per l’edilizia statale e abitativa e gli interventi speciali (ex Direzione generale per l’edilizia statale e gli interventi speciali) – Prima divisione» da Roma hanno infatti sollecitato il pagamento dei famigerati 17 euro.
A dicembre il Comune a sua volta ha risposto con una determina firmata dal dirigente del settore Lavori pubblici. Il versamento sarà eseguito tramite bonifico, al quale seguirà comunicazione al ministero dell’avvenuta liquidazione della spesa.
Quanto saranno costate al cittadino italiano tutte queste pratiche burocratiche? Non si sa, ma a occhio e croce più di 17 euro. E meno male che non si sono messi a calcolare eventuali interessi per il ritardato pagamento… La prossima volta meglio comprare un sacchetto di cemento in più e poi se avanza teniamolo lì che viene bene per qualche tapullo.