Peste suina, protestano tutti
Un coro di "no" ai divieti. Lanciata una petizione
ALESSANDRIA – Un divieto che fa discutere. Anzi, infuriare. Perché l’idea di non poter fare trekking, praticare la caccia, pedalare in mountain bike, andare a funghi o tartufi non può certo piacere a chi è solito frequentare quei comuni (sono 78 in provincia di Alessandria) in cui vige lo stop a quasi tutto ciò che si può fare nei boschi o sui sentieri montani.
Effetto della peste suina, che mette in apprensione gli allevatori e gli operatori turistici e che può sferrare un duro colpo a un’economia già alle prese con l’emergenza Covid.
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Dai parlamentari in giù, è lungo l’elenco di quelli che sono sul piede di guerra. In Val Borbera hanno lanciato una petizione, contro il decreto che impone i divieti. Nell’Acquese, sale la protesta dei tartufai. Dal Tortonese si stanno organizzando per incontrare il prefetto. Per non parlare della associazioni di categoria: con più o meno incisività, Coldiretti, Confagricoltura e Cia stanno sollecitando (anche) la politica per interventi quanto mai necessari.