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    Redazione  
    21 Gennaio 2022
    ore
    16:57 Logo Newsguard
    Pandemia

    Il Piemonte torna in zona arancione

    Regole più rigide per i non vaccinati: ecco le attività consentite

    TORINO – Come previsto anche dal governatore Alberto Cirio, a causa dello sforamento del tetto dei letti occupati sia in terapia intensiva che in reparti ordinari, il Piemonte torna in zona arancione. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha appena firmato una nuova ordinanza.

    Ma cosa significa? Le restrizioni sono differenti rispetto al passato e non riguardano chi possiede il super Green pass (vaccinazione o avvenuta guarigione), bensì soltanto i soggetti non vaccinati.

    Le attività consentite con Green Pass rafforzato, base o ai non vaccinati

    Per chi non ha il certificato verde, gli spostamenti con mezzo proprio verso altri comuni della stessa Regione o verso altre Regioni/P.A. sono consentiti solo per lavoro, necessità, salute o per servizi che non siano disponibili nel proprio comune (ed è necessaria in questi caso l’autocertificazione). Restano consentiti invece gli spostamenti dai comuni con un massimo di 5.000 abitanti, verso altri comuni entro i 30 km, tranne che verso il capoluogo di provincia. È poi vietato l’accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (tranne alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi).

    Anche a chi ha il Green Pass base che si ottiene con tampone negativo è vietato l’accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi), oltre all’effettuazione di corsi di formazione in presenza e alla pratica di sport di contatto all’aperto.

    “Pesano i No Vax”

    Nonostante un quadro complessivo che dimostra sia nella diffusione del virus che nel numero di nuove ospedalizzazioni una situazione in costante miglioramento, il Piemonte ha superato in piccolissima percentuale (0,3% ieri e 0,2% oggi) l’occupazione dei posti letto ordinari che superano la soglia del 30% prevista per la zona arancione, accanto alle terapie intensive, dove più dei 2/3 dei pazienti ricoverati non è vaccinato e l’occupazione è superiore al 22%.

    Migliora, invece, la classificazione di rischio del Piemonte nel Report nazionale di Ministero della Salute e Istituto superiore di sanità comunicata oggi, che scende da alta a moderata, confermando il quadro in miglioramento che si sta registrando negli ultimi giorni rispetto all’andamento dell’incidenza e alla percentuale di positività dei tamponi. Oggi è anche il primo giorno in cui in Piemonte si registra una riduzione delle nuove diagnosi rispetto ai sette giorni precedenti da fine novembre, quando è iniziata la quarta ondata.

    “Andiamo in arancione con una situazione ospedaliera su cui pesano i ricoveri dei no vax, ma con un quadro epidemiologico che in realtà migliora – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – È il segno che la strada è quella giusta e proprio per questo è importante continuare a correre con i vaccini e mantenere sempre alto il livello di attenzione”.

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