ALESSANDRIA – Il Presidente del Collegio Costruttori Ance della provincia di Alessandria, Paolo Valvassore, ha espresso ai parlamentari locali le preoccupazioni del comparto edile sulle limitazioni alla cessione dei bonus fiscali introdotte dal “D.L. Sostegni ter” (D.L. 27 gennaio 2022, n. 4).
“Il testo di tale provvedimento, infatti – scrive il presidente dei Costruttori – prevede che il credito di imposta generato da interventi edilizi agevolati dai bonus, anche quando spettante all’impresa esecutrice in virtù dello sconto praticato direttamente in fattura, diventi cedibile una sola volta ad altri soggetti, comprese banche ed intermediari finanziari. A chi acquista il credito, quindi – chiarisce Paolo Valvassore – spetta solo l’utilizzo in compensazione dello stesso e non più la possibilità di ulteriore cessione. Perciò, i crediti di imposta già oggetto di precedente cessione alla data del 7 febbraio 2022,
possono essere oggetto solo di una ulteriore cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari”.
Il presidente dei costruttori alessandrina esprime il rammarico, come è avvenuto da parte del presidente nazionale Ance, Gabriele Buia, constatando che “all’interno di un decreto titolato ‘sostegni’ sia stato inserito un provvedimento che di sostegno non ha proprio nulla, sia per le imprese che per i cittadini, ignorando le doglianze del mondo economico finanziario e bancario”.
Nella lettera ai parlamentari alessandrini, Paolo Valvassore sottolinea che “i provvedimenti emanati fino ad ora non sembrano prendere in considerazione né il tema dei vincoli di qualificazione delle imprese coinvolte nella realizzazione delle opere agevolate dai bonus fiscali, né i processi di tracciabilità delle operazioni di cessione, che risulterebbero più efficaci delle azioni repressive generalizzate a danno sia delle imprese che degli onesti cittadini. La stessa Abi, d’altronde, ha evidenziato che il contrasto all’illegalità trova un presidio fondamentale nelle banche”.
Il presidente ha inoltre invitato i parlamentari locali a sostenere , in occasione dell’iter di conversione in legge del Decreto “Sostegni ter”, uno specifico emendamento sviluppato dalla struttura nazionale Ance, che propone la possibilità di cedere i crediti d’imposta, anche successivamente alla prima cessione, “solo se a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’Albo e sottoposti alla vigilanza della Banca d’Italia o di imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia”.