Giornata per il Tibet, due iniziative dedicate al cuore dell’Asia
A Novi Ligure un convegno sulla questione tibetana e la presentazione di un libro dedicato al Dalai Lama
NOVI LIGURE — Domani a Novi Ligure sono in programma due iniziative per la Giornata del Tibet. La prima è una conferenza che prenderà il via alle 10.00 al Museo dei Campionissimi dal titolo “Tibet, il cuore dell’Asia. La questione tibetana tra storia e cultura”.
Ai saluti del sindaco Gian Paolo Cabella e del presidente del consiglio comunale Oscar Poletto, seguirà l’introduzione di Andrea Sisti, assessore alla Cultura. All’incontro saranno presenti alcuni tra i massimi esperti della questione tibetana: Tseten Longhini, presidentessa della Comunità tibetana in Italia, Piero Verni, giornalista, scrittore e biografo del Dalai Lama, Claudio Cardelli, presidente dell’associazione Italia-Tibet. Inoltre si collegheranno da remoto gli onorevoli Matteo Luigi Bianchi, vice presidente della commissione Politiche dell’Unione Europea, e Luciano Nobili, presidente dell’intergruppo parlamentare per il Tibet.
La giornata proseguirà nel pomeriggio con la presentazione del libro di Piero Verni “Il sorriso e la saggezza. Dalai Lama, biografia autorizzata”, che si terrà alle 17.30 a Palazzo Pallavicini (via Giacometti 22). Con l’autore dialogherà l’assessore Sisti.
«Con questo importante evento – sottolinea Sisti – l’amministrazione comunale intende favorire il dibattito sui grandi temi dell’attualità internazionale, rivolgendosi soprattutto alle scuole e ai giovani. Sulla questione tibetana, ricordo che Novi è stata tra le prime città a chiedere un’effettiva autonomia del Tibet e ad esigere la garanzia di libertà civili e religiose in quel paese così importante per la geopolitica dell’Asia, oltre alla piena tutela della sua cultura millenaria e del fragile ecosistema del territorio».
Nel 2002 la bandiera del Tibet venne esposta nell’aula del consiglio comunale, proprio per iniziativa di Andrea Sisti. L’allora consigliere comunale di Forza Italia aveva presentato una mozione nella quale veniva chiesto il rispetto dei diritti del popolo tibetano e in segno di solidarietà nei confronti del Tibet di ospitarne la bandiera. La mozione era stata votata all’unanimità da tutti i consiglieri e Novi era anche entrata a far parte di un’associazione di Comuni che avevano come comune denominatore il fatto di solidarizzare con la causa tibetana.