Collegiata, una storia di fede e arte raccontata da Andrea Scotto
Stasera la presentazione del volume dedicato alla chiesa Collegiata di Novi Ligure
Dopo la Novi guelfa, Andrea Scotto compie non solo una visita guidata all'interno dell'edificio, ma anche nella storia della città
NOVI LIGURE — Sant’Ambrogio raffigurato mentre brandisce un flagello, un tipo di frusta. Contro chi la sta puntando? Contro chi sta indirizzando il suo sguardo tutt’altro che pacifico? Sono alcune delle domande a cui Andrea Scotto ha cercato di dare una risposta nel volume “La Collegiata di Novi Ligure: fede, storia e bellezza nel cuore della città” edito da Puntoacapo. La prefazione è di Gianni Caccia; le fotografie sono di Roberto Pestarino e un capitolo è scritto dall’organista Alessandro Urbano.
«Dopo l’intrigante volume sulla Novi guelfa, Andrea Scotto ci regala una nuova incursione nella nostra città concentrando la sua attenzione sull’insigne Collegiata, anticamente la chiesa della piazza per eccellenza, forse l’edificio di culto più rappresentativo di Novi in quanto custodisce la statua della Vergine Lagrimosa, che oltre ad essere la santa patrona costituisce uno straordinario esempio di Vesperbild – scrive Caccia nella prefazione – Un libro che si legge come una visita guidata, spaziale e temporale assieme. Leggendo quest’opera, così com’era accaduto col volume sulla Novi guelfa, si ha l’impressione non solo di essere realmente immersi nella Collegiata e di essere condotti a capire il significato dei dipinti, degli altari e degli altri arredi che la arricchiscono, ma anche di compiere una visita nel tempo, di scoprire come man mano la Collegiata abbia assunto la fisionomia che tutti conosciamo, con una particolare rilevanza per il periodo barocco, l’epoca d’oro (in tutti i sensi) di Novi grazie alle Fiere di cambio, quando l’edificio ha ricevuto l’impronta che ha mantenuto sostanzialmente fino ai giorni nostri e che i recenti restauri ci hanno restituito quasi nella sua interezza».
Collegiata, una storia di fede e arte raccontata da Andrea Scotto
Stasera la presentazione del volume dedicato alla chiesa Collegiata di Novi Ligure
Il volume è «la prosecuzione naturale del libri sulla Novi guelfa, con il percorso che si interrompeva proprio sulla porta della Collegiata – spiega Andrea Scotto, ingegnere e “attivista culturale” – Raccontare la chiesa è stato affascinante, ma ha richiesto un bel po’ di lavoro, è stato un impegno avviato prima dell’arrivo del Covid e finito un paio di mesi fa. Nel volume c’è la sintesi di tutta quella che è la storia della città tra Medioevo, Rinascimento e Barocco e ciò che hanno messo in luce i lavori di restauro voluti e portati avanti da don Franco Zanolli». Prima «la chiesa era spoglia – aggiunge l’autore – Tutto era ricoperto da una tinta color caffelatte. Dopo i restauri, possibili grazie a contributi pubblici e privati, la chiesa è tornata a raccontare la sua storia. Il libro è anche un viaggio nel tempo all’interno della nostra storia. Ogni angolo della Collegiata, ogni suo particolare, pone delle domande alle quali ho cercato di dare una risposta in questo libro».
E ancora «ho voluto cogliere la sfida lanciata da questo edificio del provare a raccontarne ogni angolo – evidenzia Scotto – Alessandro Urbano mi ha regalato un capitolo che contiene moltissime sorprese da scoprire. La tecnica fotografica di Roberto Pestarino ha evidenziato cose altrimenti illeggibili; la luce della chiesa è stata infatti chiusa quando venne costruito il grande organo Serassi, la Collegiata ne fu penalizzata e la luce artificiale fa quello che può. Mentre gli scatti di Roberto hanno saputo valorizzare molti dettagli».
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La Collegiata, che si erge in piazza Dellepiane, nel cuore di Novi, può anche essere vista come «una capsula del tempo perché negli anni ha recuperato opere d’arte provenienti da chiese distrutte, come ad esempio la chiesa del Carmine, andata distrutta durante la Battaglia di Novi. La Collegiata inoltre custodisce gli altari originali di una chiesa che esiste tuttora, che è stata prima abbandonata e poi riconsacrata: è la chiesa dell’istituto San Giorgio. Gli altari originali si trovano proprio all’interno della Collegiata.
Il volume verrà presentato oggi alle 18.00, proprio nella magnifica chiesa novese, è in programma la presentazione con l’autore in dialogo con Gianni Caccia e gli interventi di don Fulvio Berti e don Massimo Bianchi.