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Al Museo dei Campionissimi esposte per la prima volta 39 dipinti e disegni del Seicento genovese provenienti da collezioni private
NOVI LIGURE — Sarà inaugurata domani, sabato 9 aprile alle 18.00, la mostra “Di segni e miraggi” allestita al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure. Protagonista di questa nuova esposizione, che può essere visitata fino al 9 giugno, è una rigorosa selezione di dipinti e disegni di ambito seicentesco genovese provenienti da collezioni private dell’Oltregiogo, territorio storicamente legato alla Repubblica di Genova che ne identificava i possedimenti a nord, a cavallo dell’Appennino, di cui Novi era la città più rilevante.
«Con questa eccezionale mostra – commentano il sindaco Gian Paolo Cabella e l’assessore alla Cultura Andrea Sisti – Novi Ligure prosegue un’attività espositiva che rafforza il suo ruolo di città d’arte e di ponte tra Liguria e pianura padana. È pertanto con grande soddisfazione che salutiamo la presenza, nelle nostre sale, di artisti quali Piola e Cambiaso, Strozzi e Fiasella, capaci di raccontare la storia dell’antico legame tra Novi, l’Oltregiogo e Genova».
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Il titolo scelto, “Di segni e miraggi”, pone l’accento sulla forte componente illusionistica dell’arte di questo particolare momento storico in grado di ingannare l’occhio – un miraggio appunto – grazie a chiaroscuri che si fanno materia, linee che restituiscono il movimento, pennellate che danno il senso della morbidezza, sfumati che rendono percepibile l’impalpabile.
Il gioco di parole del titolo intende sottolineare il ruolo di coprotagonista, all’interno del percorso espositivo, del disegno che, a partire dalla metà del Cinquecento e poi ancora con sempre maggiore convinzione nel Seicento, si afferma come forma d’arte autonoma, al pari della pittura.
Molte delle 39 opere esposte sono inedite e ciascuna di esse – dagli straordinari esemplari disegnativi di Luca Cambiaso e Giovanni Battista Castello il Bergamasco, passando per i dipinti di Bernardo Strozzi, Luciano Borzone, Giovanni Andrea De Ferrari, Orazio De Ferrari, Anton Maria Vassallo e degli allievi di Valerio Castello, sino alle tele e alle opere su carta di Domenico Piola – offre il suo contributo per cogliere la pluralità di percorsi e di soluzioni originali all’interno della cultura figurative del Barocco genovese.
Dopo l’inaugurazione, alle 19.30, i visitatori potranno assistere a un coinvolgente omaggio ad Astor Piazzolla eseguito dal Quartetto Libertango. Il concerto è inserito nel programma della rassegna Musicanovi organizzata dall’associazione “Alfredo Casella”.
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