Armando Di Raimondo, addio allo storico che amava Gavi
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Elio Defrani  
16 Aprile 2022
ore
06:30 Logo Newsguard
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Armando Di Raimondo, addio allo storico che amava Gavi

Ha dedicato oltre quarant'anni alla ricerca storica sull'Oltregiogo. È stato autore di diversi volumi, basati su documenti inediti

GAVI — Si è spento ieri Armando Di Raimondo, volto noto a Gavi, sulla cui storia aveva scritto diversi volumi. Genovese, 77 anni, dirigente e consulente d’azienda nella vita professionale, dedicava il proprio tempo libero alla passione per la storia locale. Era anche stato tra i fondatori degli Amici del Forte di Gavi, l’associazione nata nel 2007 con lo scopo di valorizzare l’antica fortezza e farla conoscere al pubblico.

A dare notizia della scomparsa di Di Raimondo è stato Andrea Scotto, secondo presidente degli Amici del Forte, dopo Nicola Galleani D’Agliano. «Le lacrime passeranno, resterà la gratitudine per averti avuto come maestro, e amico. Se nel Regno dei Cieli ci fosse un Archivio Generale, ti ritroverei di sicuro lì», ha scritto Scotto ricordando l’impegno di Armando Di Raimondo per la ricerca storica attraverso la sistematica consultazione di documenti originali, conservati in archivi pubblici e privati.

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L’opera di ricerca storica di Armando Di Raimondo è durata oltre quarant’anni. Nella sua veste di ricercatore ha curato numerose pubblicazioni basate sul reperimento di documentazione inedita. Si è occupato molto della storia di Genova e dell’Oltregiogo, in particolare di Gavi e del suo Forte.

Negli ultimi anni, aveva anche combattuto una battaglia contro la burocrazia, per fare in modo che alcuni antichi cannoni con lo stemma della Repubblica di Genova, conservati nei magazzini del Museo dell’Artiglieria di Torino, potessero essere ricollocati al Forte di Gavi, a cui si presuppone che appartenessero.

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Il sindaco Carlo Massa ha espresso il cordoglio della comunità: «Armando era un grande amico e testimone della cultura di Gavi e del territorio». I Cavalieri del Raviolo hanno ricordato «le numerose pubblicazioni e articoli frutto delle sue minuziose e accurate ricerche storiche. Di lui ricordiamo: ” La Centuriona”, “Dal Forte del Castel di Gavi”, “La Fontanassa”, “Mirella Tanska Cambiaso” e numerosi altri libri sempre a seguito delle sue ricerche di archivio. Qualche anno addietro la nostra Confraternita, ha avuto l’onore di conferirgli la targa “Obertengo Doc” assegnata a personaggi che danno lustro al nostro territorio e che contribuiscono a promuoverlo a tutti i livelli».

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