Pernigotti, vertice a Roma «ma dai Toksoz risposte insufficienti»
Istituzioni e sindacati delusi dalle mancate risposte sul futuro dello stabilimento di Novi Ligure. L'azienda oppone la confidenzialità delle informazioni
Il fondo di investimento americano è tornato alla carica. Ma l'azienda dolciaria di Novi Ligure sembra aver scelto altre strade
NOVI LIGURE — Jp Morgan torna a corteggiare Pernigotti. Il fondo di investimenti americano ha formalizzato il proprio interesse a rilevare parte della storica azienda dolciaria di Novi Ligure dai proprietari, la famiglia turca Toksoz. L’operazione vedrebbe coinvolta la Walcor di Cremona, altra industria produttrice di cioccolato che fa parte della galassia di ​​Jp Morgan, tramite una società del gruppo statunitense che si occupa di operazioni industriali di rilancio di marchi e realtà produttive.
Tra Pernigotti e Walcor esiste già una collaborazione consolidata: in passato l’impresa cremonese ha prodotto le uova di Pasqua per la ditta di Novi e quest’anno la sinergia è stata ampliata. Oggi infatti Walcor si occupa anche della distribuzione dei prodotti Pernigotti e un eventuale apparentamento tra le due aziende non vedrebbe sovrapposizioni. Walcor infatti si concentra su uova, monete di cioccolato e prodotti dolciari per le festività, mentre Pernigotti portava sugli scaffali soprattutto torrone, ovetti, cremini e creme spalmabili (prodotte in Turchia).
Pernigotti, vertice a Roma «ma dai Toksoz risposte insufficienti»
Istituzioni e sindacati delusi dalle mancate risposte sul futuro dello stabilimento di Novi Ligure. L'azienda oppone la confidenzialità delle informazioni
L’interesse di Jp Morgan rischia però di svanire prima ancora di concretizzarsi. Questa settimana i sindacati hanno incontrato in fabbrica i rappresentanti della proprietà e non pare che i Toksoz siano intenzionati a valutare l’offerta.
«Secondo quanto ci è stato riferito, Pernigotti considera chiusa la trattativa con Walcor fin da febbraio», dice Raffaele Benedetto, segretario provinciale della Flai-Cgil che ha incontrato i vertici di Pernigotti insieme al collega della Uila-Uil Tiziano Crocco. Attualmente quindi l’unico nome in campo rimane quello della Witor’s, altra azienda dolciaria di Cremona che fa capo alla holding 21 Invest di Alessandro Benetton.
«In ogni caso, è essenziale che la proprietà di Pernigotti arrivi al prossimo vertice di Roma con risposte chiare sul futuro della fabbrica – dice ancora Benedetto – Il 30 giugno scadono gli ammortizzatori sociali e senza prospettive certe di rilancio c’è il rischio di scrivere la parola fine sullo storico marchio dolciario».
Pernigotti, azienda si fa avanti per acquisirla. Sindacati cauti
Si tratterebbe della Witor's di Cremona, industria dolciaria della galassia Benetton. Attesa per il vertice del 30 marzo a Roma